Giavera del Montello

Addio a Romeo Rematelli, lo chef dei vip si è spento all'età di 65 anni

Un malore improvviso fuori dal suo ristorante. Ex manager Aprilia, tra i suoi clienti Valentino Rossi e tante celebrità

Addio a Romeo Rematelli, lo chef dei vip si è spento all'età di 65 anni
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Domenica 24 novembre 2024, a causa un malore improvviso è morto Romeo Rematelli. Il 65enne si è accasciato a pochi passi dal suo ristorante a Giavera del Montello.

Addio a Romeo Rematelli, lo chef dei vip morto a 65 anni

Romeo Rematelli, 65 anni, noto chef e titolare del ristorante San Martino a Giavera del Montello, in provincia di Treviso, è stato trovato privo di vita nella mattina di domenica 24 novembre.

Il ristoratore si è accasciato vicino alla sua auto, probabilmente a causa di un malore improvviso. L’allarme è stato dato dal personale del ristorante, che ha notato Rematelli riverso a terra. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione del personale sanitario del Suem, per lui non c’è stato nulla da fare.

Romeo Rematelli lascia la compagna, con cui viveva a Spresiano, e un figlio che ha seguito le sue orme nel mondo della ristorazione. La sua scomparsa lascia un vuoto non solo nella sua famiglia, ma anche nella comunità e nel panorama gastronomico trevigiano.

Dall’Aprilia alla cucina, un legame speciale con Valentino Rossi

Originario della Puglia, Rematelli si era trasferito in Veneto stabilendosi prima a Mestre e poi a Istrana, dove viveva da oltre 30 anni. Prima di dedicarsi alla ristorazione, era stato direttore commerciale dell’Aprilia e proprio in quel ruolo aveva scoperto e ingaggiato il giovane Valentino Rossi.

Successivamente, la passione per la cucina lo aveva portato a gestire rinomati locali nel centro di Treviso, come il piccolo ristorante in piazzale Burchiellati e l’Antica Torre. Con il tempo, il suo nome era diventato sinonimo di qualità, attirando una clientela d’élite.

"Uno dei più grandi dirigenti del miracolo Aprilia"

"Uno dei più grandi dirigenti del miracolo APRILIA".

Così lo ricorda su Facebook Marco Lanza, che lo ha conosciuto in quegli anni.

"Sin dai miei primi giorni di operato all'Aprilia nel Giugno del 1995 mi era stato raccomandato da mio zio Virgilio, suo storico amico, di portargli i saluti e, da quel giorno, ogni suo costante passaggio prima di raggiungere il suo ufficio era motivo, soprattutto dopo il trasferimento a Scorzè, per scambiare due minuti di battute e di punto della situazione.

Alcune sue considerazioni fatte al telefono con chissà quali dirigenti nazionali sono diventate delle " massime " per me : c ' era una grandissima considerazione reciproca e io accendevo le antenne dell ' attenzione quando lui parlava per riuscire a cogliere le sfumature... Anche grazie a lui i chioggiotti avevano la giusta considerazione in momenti...mica facili.
Aveva lasciato l'Aprilia prima dell'uragano ed aveva dato veramente tanto all'azienda

Valentino Rossi, Max Biagi, ma sicuramente anche Harada e il grande magnetico carisma di Ivano Beggio e di Tony il suo braccio destro in stabilimento: questo era un capitolo della sua storia. Da buon mestrino sapeva che l'occhio attento sarebbe sempre stato fondamentale, mi dispiace veramente tanto che un malore ti abbia sorpreso e portato via perché eri una persona per bene che amava ogni iniziativa che sapeva mettere in campo".

Il ricordo su Facebook

"Un compagno di vita, di risate e di sogni"

Ma chi lo conosceva bene lo descrive anche come un amico fedele e un professionista impeccabile. Scrive Daniele Di Marco su Facebook:

"Ci sono persone che lasciano un segno indelebile nelle vite di chi hanno incontrato. Romeo Rematelli era una di quelle. La sua scomparsa ci lascia attoniti, increduli, ma soprattutto immensamente tristi.

Romeo non era solo un amico, era un’anima speciale che sapeva riempire ogni momento con la sua energia, la sua passione e il suo talento. Per me, Daniele – o come lui amava chiamarmi, “Lellino” – Romeo era un compagno di vita, di risate e di sogni. Amava il vino buono, con la stessa dedizione con cui amava la cucina, arte nella quale si destreggiava con una maestria naturale. Per lui, preparare un piatto non era solo un atto culinario, ma una dichiarazione d’amore per la vita e per chi aveva accanto.

La musica, poi, era un’altra sua grande passione. Non era solo un ascoltatore, ma un vero cultore, capace di lasciarsi trasportare dalle note e di condividerne la magia con chiunque gli stesse accanto.

Romeo era anche un professionista impeccabile. Qualunque fosse il compito o la sfida, sapeva affrontarli con dedizione, creatività e una straordinaria capacità di vedere oltre. Ma era il suo lato umano a brillare sopra ogni cosa: il suo sorriso, il suo spirito generoso e quella capacità rara di far sentire tutti accolti e importanti.

Oggi piangiamo una perdita che ci sembra insopportabile, ma ci stringiamo intorno ai ricordi che Romeo ci ha lasciato. Le risate, i brindisi, le note, i piatti condivisi. Sono queste le eredità che porteremo nel cuore. Ciao, amico mio. Continuerò a brindare a te, a vivere con il pensiero delle tue risate, a sentire la musica con il cuore che batte forte come il nostro legame. Riposa in pace, caro Romeo".

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