Con Giorgio Sernagiotto alla 24 Ore di Le Mans
Il Serna è 16esimo in classifica generale alle 7 di questa mattina, a otto ore dalla bandiera a scacchi.
Con Giorgio Sernagiotto alla 24 Ore di Le Mans. Alle 7 di questa mattina la Dallara Gibson (classe Lmp2) di Giorgio Sernagiotto, Andrea Berlicchi e Roberto Lacorte sono 16esimi nella classifica "overall", cioè la classifica che comprende tutte le categorie in gara. Un ottimo piazzamento. In testa la Toyota (classe Lmp1) di Josè Maria Lopez seguita praticamente da inizio partenza da Fernando Alonso, sempre su Toyota. Giorgio, Andrea e Roberto: vi seguiamo con tutti i mezzi. Se non avete l’abbonamento a Eurosport potete seguire la Radio Le Mans Studio 1 (https://www.youtube.com/watch?v=NEFKpjB2Nck&ab_channel=RCRacingTV) oppure le vetture del team FORD GT con telecamera on board in diretta per tutta la gara (https://www.youtube.com/watch?v=bmOCP-JB6r4&ab_channel=FordPerformance).
Di seguito vi diamo attimo per attimo le fasi che hanno caratterizzato i giorni prima della partenza:
Giovedi' 13 giugno 2019
A Le Mans la temperatura ambientale è attorno ai 18°: per sabato/domenica la previsione è di 22° di giorno e 15°di notte.
Oggi si sono svolte delle competizioni per veicoli di serie minori. Spettacoli per il pubblico. E' solo un diversivo: il silenzio cala per lungo tempo sulla pista. Qualche team avvia il motore per verificare che tutto sia ok. Tutti controllano l'orologio: alle ore 19 in punto avrà inizio la prima sessione di qualifica della giornata. E non si scherza. Tutti dicono che la pole non interessa ma vuoi mettere i telegiornali della serata se non citano “in lungo e in largo” chi avrà conquistato la migliore posizione di partenza: pensate all'investimento economico della Toyota che piazza le sue vetture in terza o quarta fila. Sarebbe una débâcle catastrofica. Quindi go!.
Alle 19.00 i piloti si presentano al semaforo verde della pit-line per accedere alla pista. Adesso bisogna iniziare a tirare fuori tutto dal veicolo cercando di rispettarlo per poterlo avere nelle migliori condizioni sabato quando scatterà la gara.
La pole provvisoria è andata. Si ritenta alle 22.00 con un'altra sessione di qualifica che terminerà alle ore 24.00. Con il buio, con i fari accesi, con gli occhi alla ricerca del punto giusto in cui staccare e violentemente, con l'adrenalina al massimo, con l'attenzione alle luci che provengono da dietro e di quelle poste oltre il muso. Giorgio dice che ama guidare di notte: “è un'altra cosa, sei tu solo, la vettura, il buio, il rombo”. Lui è un velocista così come il suo amico Andrea. Si scatenano per tenere alto "the Italian spirit of Le Mans". Frenate al limite, ruote fumanti, lingue di fuoco dagli scarichi, le luci disegnano linee curve fantasmagoriche: uno spettacolo da far venire i brividi lungo la schiena.
Sulla “47” tutto bene come dice il direttore sportivo Christian Pescatori. L’auto viene “settata” in modo da poterla guidare con leggerezza per non “strapazzarla” ed arrivare al mattino di domenica “freschi” e “performanti” quando la stanchezza pilota-team-veicolo si faranno sentire.
Terza sessione di qualificazione. La ultima.
Il responso cronometrico dice che si partirà dalla 13 esima fila. Ma quelli più vicini alla linea di partenza sono a pochi decimi: il team manager Raimondo Amadio ha preferito preparare per bene il veicolo per una buona prestazione nel corso della gara e non per fare un tempo shock.
Il riscontro finale.
Sono appena terminare le prove. Tutti a nanna? Neanche per sogno: riunione con i tecnici, discussione, controllo dei dati telemetrici e finalmente il viaggio fino in albergo.
Mentre i piloti riposano a Le Mans arrivano migliaia di tifosi: si fermeranno fino a domenica sera. L’organizzatore ha riservato loro manifestazioni con la presenza di vetture d’epoca, la pit-line ancora tutta per loro ad osservare i meccanici mentre accarezzano e fanno le coccole ai bolidi.
Per i piloti la festa inizia alle 17.00 in centro a Le Mans: è la sfilata – parade – dei piloti. Salgono su auto d’epoca e girano lungo le vie cittadine che si sono riempite di tifosi: è tutto un lancio da parte dei piloti agli appassionati di cappellini, adesivi, portachiavi, magliette, autografi, selfie e …. baci. Tutti sono in estasi e gli addetti dell’organizzazione devono darsi da fare per far sì che non si creino intasamenti. Mentre Andrea Belicchi non “sgancia” un sorriso, Giorgio e Roberto fanno a gara per fare le “gag”. C’è un bel clima, ma sotto sotto… le ore 15.00 di sabato iniziano ad avvicinarsi.
Ai piloti è consentito tutto
Parata di piloti
Lancio di omaggi ai tifosi
Intervista volante
Autografi a manetta
Quando si dice di essere cotti
Alle ore 18.30 inizia il rientro presso la sede del team. Iniziano le riunioni con team manager, ingegneri, piloti ed anche i meccanici: si parla di gomme, assetti, angoli di sterzata, rollio, strategia, carburante, gomme, strategie, strategie, ed ancora strategie.
A letto.
Oggi, sabato 15 giugno 2019
Dopo una colazione abbondante - molti i liquidi da ingerire – tutti in circuito.
Ore 9.00. I piloti svolgono una sessione di prove libere di 45 minuti per effettuare i preparativi finali. Il warm-up fornisce ai 62 partecipanti l'ultima opportunità di mettere a punto le impostazioni e adattare le macchine per far fronte alle condizioni meteorologiche del giorno.
Meteo: di giorno tra i 19° ed i 23° di domenica, 12° i gradi nella notte di sabato. Non è una cosa da poco: le gomme sono più o meno performanti in funzione della temperatura dell’aria e dell’asfalto.
La pista si popola
Foto di gruppo prima della partenza
Sono oltre 280.000 le persone che si sono presentate ai cancelli assistere alla competizione: una parte ha dormito nei numerosi camping disposti lungo il percorso.
Arrivano i meccanici alle prime luci dell’alba. Inizia un brulicare di persone. Ancora persone e sono tutte da controllare.
I marshall danno l’ordine alle scuderie di disporsi in pista perfettamente allineati. Date un’occhiata e vedrete un uomo svettare su tutte le teste: è il team manager Raimondo Amadio, profilo inconfondibile, barba colta, concentrato e cerca d’infondere tranquillità e serenità a tutti.
Ascolto dell’inno francese
Arriva la pattuglia acrobatica francese, il paracadutista con la bandiera, l’inno … e non se né può più. Tutti vogliono partire al più presto per abbassare la tensione e che sia finita. Viene liberata la pista. Ci si mette anche lo speaker del circuito a far salire la tensione: i piloti iniziano a non sentire più nulla. La concentrazione gli permette di isolarsi e vedere solo delle sagome muoversi. Giorgio inizia a stringere ciò che c’è da stringere: scarpe, pantaloni, su la zip, sottocasco e casco. Partirà lui per lui è il simbolo della scuderia Cetilar Rancing. Oggi il Corriere della Sera ha dedicato uno spazio in prima pagina a Manuela Gostner. A pagina 22, Manuela dichiara che deve tutto a Giorgio: dice che Giorgio gli ha insegnato a mettersi le scarpe, la tuta, a sistemare il cervello durante la competizione, ad affrontare le curve, a danzare con la vettura, perché di danza si tratta. Pensiamo che a Giorgio la notizia gli abbia fatto piacere mentre il suo corpo era costretto all’interno della tuta. Bravo, Giorgio.
Il fratello di Giorgio, Mirko, e la mamma Radda, pensierosa
Ok, è giunta l’ora. Bisogna rispettare la procedura perché i piloti con i bolidi devono transitare sulla linea di partenza esattamente alle ore 15.00 e sarà una partenza lanciata.
Il grande orologio ROLEX scandisce i secondi e alle 15.00 … la partenza lanciata viene dichiarata valida e si scatena l’inferno.
Il posto di guida
La “47” pilotata da Giorgio viaggia bene senza esitazioni. Sanno di poter contare su di un buon passo gara. Bisogna avere pazienza, la gara è lunga. Rimanere concentrati.
Alle ore 18.00 tutti e tre i piloti si sono alternati alla guida. Chi scende fornisce le impressioni del turno di guida, poi a mangiare – sì a mangiare e bere – perché non te ne accorgi, ma il tuo corpo divora tutto ciò che può produrre energia. E se non hai fame: beh, avete presente quel discorso dell’ingrasso delle oche francesi: ecco, ti obbligano a mangiare, lo dice il medico.
In gara
Good Night and Good Luck, Giorgio, Andrea e Roberto. Forza “47”!.