Tragedia sfiorata

Fuga di monossido nella notte: mamma, papà e quattro figli intossicati a Castello di Godego

I tecnici stanno ora verificando il funzionamento dei sistemi di riscaldamento domestico, ritenuti responsabili della produzione di monossido

Fuga di monossido nella notte: mamma, papà e quattro figli intossicati a Castello di Godego
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Dopo la morte di Angelo Franceschet a Tarzo, l'ex barbiere deceduto per il monossido di carbonio mentre accudiva un agnellino, nella notte di domenica 12 gennaio 2025 una famiglia di sei persone, intossicate dal gas, è stata fortunatamente salvata dai vigili del fuoco a Castello di Godego.

Fuga di monossido nella notte: mamma, papà e quattro figli intossicati

Dopo la segnalazione della centrale operativa del 118, intorno alle 3, per il ricovero di una famiglia di sei persone – genitori e quattro figli – per sospetta intossicazione da monossido di carbonio, i vigili del fuoco sono intervenuti in un'abitazione di Via Avenali a Castello di Godego.

La squadra dei vigili del fuoco di Castelfranco Veneto ha effettuato misurazioni nell'abitazione, confermando la presenza del gas tossico.

I tecnici stanno ora verificando il funzionamento dei sistemi di riscaldamento domestico, ritenuti responsabili della produzione di monossido. L'uso dell'abitazione è stato vietato fino alla messa a norma degli impianti di riscaldamento e ventilazione.

Un 75enne e un agnellino trovati morti in una baracca per il monossido

Solo pochi giorni prima, mercoledì 8 gennaio 2025, un 75enne, Angelo Franceschet, è stato ritrovato senza vita in una baracca a Tarzo, in via Castelich.

Martedì 7 gennaio, Angelo Franceschet, si era recato nella piccola stalla annessa al rustico di sua proprietà, per accudire un agnellino che gli era stato regalato da alcuni amici.

Il pensionato dopo aver nutrito l'animale, aveva acceso una piccola stufa a gas per riscaldare l'ambiente. Tuttavia, un malfunzionamento della stufa ha provocato la fuoriuscita di monossido di carbonio, che avrebbe fatto perdere conoscenza a Franceschet e, successivamente, causato il suo decesso.

Perché il monossido di carbonio è così pericoloso?

Il monossido di carbonio (CO) è un gas estremamente tossico e insidioso: incolore, inodore, insapore e non irritante, è difficile accorgersi della sua presenza senza un rilevatore specifico. Quando inalato, si accumula nel sangue sostituendo l'ossigeno, provocando sintomi quali perdita di lucidità, debolezza muscolare e riflessi rallentati. Nei casi più gravi, può causare danni permanenti e persino la morte.

I sintomi di intossicazione possono variare da persona a persona e spesso vengono confusi con altre cause. È fondamentale prestare attenzione ai segnali, come stanchezza improvvisa o perdita di equilibrio, che possono manifestarsi anche negli animali domestici, spesso i primi a essere colpiti.

Come prevenire il rischio di intossicazione

Il monossido di carbonio si genera in tutte le combustione, anche quelle controllate, come quelle prodotte da caldaie, stufe, camini e altri sistemi di riscaldamento a gas o combustibile solido e liquido.

Secondo le indicazioni dei vigili del fuoco, per evitare rischi, è essenziale:

  • Installare impianti a norma: gli apparecchi devono essere sempre montati da tecnici abilitati;
  • Effettuare una manutenzione regolare: assicurarsi che gli impianti e le canne fumarie siano in perfette condizioni e pulite;
  • Garantire un'adeguata ventilazione: non ostruire mai i fori di aerazione e ventilazione dei locali, fondamentali per il ricambio dell'aria;
  • Evitare apparecchiature pericolose: non utilizzare mai bracieri o sistemi di riscaldamento privi di canna fumaria all'interno delle abitazioni.
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