Ai domiciliari dopo la morte dell'imprenditore Tominaga: 22enne sorpreso al bar, torna in carcere
Abdallah Djouamaa ha violato la misura cautelare imposta dopo i fatti di Udine dello scorso 22 giugno 2024
Per aver violato la misura cautelare degli arresti domiciliari a cui è stato sottoposto dal giudice per le indagini preliminari, il 22enne Abdallah Djouamaa, indagato insieme ad altri due coetanei nel caso della morte dell'imprenditore Shimpei Tominaga, avvenuta lo scorso 22 giugno 2024 a Udine, dovrà ora tornare in carcere (in copertina: Shimpei Tominaga).
Omicidio Tominaga, 22enne ai domiciliari torna in carcere
Djouamaa, sotto accusa per omicidio preterintenzionale del 56enne Shimpei Tominaga in concorso con i 20enni Samuele Battistella e Daniel Wedam, era stato inizialmente detenuto in carcere a Udine, venendo poi sottoposto ai domiciliari. Il tribunale del Riesame ha poi rivisto la misura cautelare nei suoi confronti, decretando l'obbligo di dimora a Conegliano.
Il 22enne, però, non ha rispettato gli orari indicati e per questo motivo è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari. Lo scorso sabato, tuttavia, è stato scoperto in un bar. Roberta Paviotti, giudice per le indagini preliminari, ha quindi formalizzato il trasferimento in carcere, notificato al legale Guido Galletti. Attualmente Djouamaa si trova alla casa circondariale di Treviso.
Su richiesta del suo difensore, è stata disposta nei suoi confronti una perizia psichiatrica, considerando che in passato il giovane è stato in cura in un centro di salute mentale. Lo psichiatra Marco Stefanutti dovrà eseguire gli accertamenti, riferendo poi in aula il prossimo 8 maggio.
La morte di Tominaga
Tornando con la memoria alla tragedia di Udine dello scorso 22 giugno 2024, Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese di 56 anni, ha perso la vita nel tentativo di sedare una lite in un locale di via Pelliccerie. Il 56enne ricevette un pugno al volto da parte del 20enne Samuele Battistella. Dopo il colpo cadde rovinosamente a terra: pochi giorni dopo morì all'ospedale di Udine.
Il 20enne di Mareno di Piave, sin dall’inizio, aveva riconosciuto la responsabilità del gesto, dichiarando che non intendeva causare la morte dell’uomo. Non aveva presentato ricorso contro l'ordinanza di arresto, accettando pienamente le conseguenze delle sue azioni.
Nel delitto di Tominaga, oltre a Battistella e Djouamaa, è imputato anche Daniele Wedam, 20enne di Conegliano.