Produttori di prosecco lanciano allarme: gli importatori Usa stanno sospendendo gli ordini
I presidenti dei tre consorzi hanno scritto al ministro Lollobrigida

Gli esportatori di prosecco guardano con crescente apprensione al mercato statunitense. La minaccia dell'ex presidente Donald Trump di imporre dazi pesanti sui prodotti italiani ha portato gli importatori americani a sospendere temporaneamente gli ordini. L'incertezza sulla futura politica economica degli Stati Uniti sta creando tensione tra i produttori italiani, che temono ripercussioni economiche significative.
Produttori di prosecco lanciano allarme: ordini sospesi
Come riporta News Prima, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea si intensificano, con il presidente americano Donald Trump che minaccia pesanti ritorsioni tariffarie sui prodotti alcolici europei. La questione nasce dall'imposizione da parte dell'UE di un dazio del 50% sul whisky, una mossa che ha scatenato l'ira di Washington.
In un post su Truth Social, Trump ha attaccato duramente Bruxelles, definendola "una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo, creata al solo scopo di approfittare degli Stati Uniti". Ha poi lanciato un ultimatum:
"Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti applicheranno a breve una tariffa del 200% su tutti i vini, gli spumanti e i prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri Paesi dell'UE. Questo sarà ottimo per le aziende vinicole e spumantistiche negli Stati Uniti".
Queste minacce ovviamente si ripercuotono anche sulle spedizioni di prosecco verso gli USA, che sono attualmente congelate. I tre consorzi veneti del prosecco hanno espresso profonda preoccupazione e, per affrontare la situazione, hanno inviato una lettera al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. I produttori chiedono un intervento urgente per scongiurare una crisi che potrebbe colpire duramente il settore.
A rischio un settore strategico
Il mercato statunitense rappresenta una fetta fondamentale per l'export del prosecco. Solo il Prosecco DOC esporta ogni anno circa 130 milioni di bottiglie negli Stati Uniti, pari al 23% delle vendite totali della denominazione, per un valore di 500 milioni di euro. Anche il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, che si posiziona nella fascia di prezzo più alta, esporta oltre 3,5 milioni di bottiglie. La Docg Asolo Prosecco, inoltre, destina agli USA circa il 75% della sua produzione.
Se le minacce sui dazi dovessero concretizzarsi, l'intero comparto del prosecco rischierebbe di affrontare una grave crisi economica con pesanti ripercussioni sull'occupazione e sull'intera filiera produttiva.
Oltre all'industria automobilistica riconvertita alla produzione di armi, si prospetta un riconversione delle colline del prosecco al fotovoltaico. Botte piena (ma di glifosate) e moglie (e batteria) sempre carica!