Beffa per il titolare dell'Istanbul Kebap, denuncia quattro volte i suoi aggressori e gli viene chiuso il locale
La Questura di Treviso motiva così la sospensione di 7 giorni: "Non è una sanzione per l'esercizio commerciale, ma vogliamo evitare situazioni di potenziale pericolo per la sicurezza collettiva"

A quasi una settimana dall'ennesima aggressione subita, la quarta in ordine di tempo, per Halil Meral, titolare del "Turkish Istanbul Kebap" di via Roma a Treviso è arrivata vera e propria beffa, perché il Questore locale, Alessandra Simone, ha disposto una sospensione di 7 giorni per l'esercizio commerciale. Le ragioni di questo provvedimento, tuttavia, non riguardano una sanzione all'esercizio commerciale, quanto piuttosto una misura per prevenire situazioni di pericolo per la collettività. Per Halil Meral, tuttavia, la sospensione, seppur per motivi di sicurezza, è un duro colpo perché, oltre alle violenze subite, ora si trova a non poter lavorare per una settimana.
Il provvedimento di chiusura dell'Istanbul Kebap
La nota stampa della Questura, che ha notificato la sospensione settimanale al "Turkish Istanbul Kebap" di via Roma a Treviso, commenta il provvedimento con queste parole:
"A seguito dei gravi fatti verificatisi, il Questore di Treviso, Alessandra Simone, su proposta del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, ha disposto la sospensione, per la durata di 7 giorni, della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande dell’esercizio pubblico di via Roma all’insegna 'Turkish Istanbul Kebap', divenuto nell’ultimo periodo abituale ritrovo di soggetti gravati da numerosi precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento è stato adottato a seguito di molteplici controlli effettuati dai poliziotti delle Volanti della Questura nel corso degli ultimi mesi, e dai quali è emersa l’assidua frequentazione del locale da parte di soggetti dediti ad attività illecite. Il locale, inoltre, è stato teatro, nel corso delle ultime settimane, di diversi episodi delittuosi, con condotte di minaccia, violenza e aggressioni che hanno coinvolto gruppi di persone di diverse etnie, compresi i gestori e dipendenti del locale stesso.
Da qui, la decisione di adottare il provvedimento di chiusura ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. Il provvedimento non costituisce una sanzione per l'esercizio commerciale, ma è volto a tutelare la cittadinanza, evitando il consolidarsi nel tempo di una situazione di potenziale pericolo per la sicurezza della collettività. Seguiranno, anche in Provincia, analoghe iniziative della Polizia di Stato volte a garantire che l’attività degli esercizi pubblici non arrechi situazioni pregiudizievoli per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini".
Insomma, le ragioni della chiusura momentanea del locale sono da riferire ai continui episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi mesi all'interno e nelle vicinanze dell'attività commerciale, uniti alla frequentazione della stessa da parte di persone con precedenti penali. La Questura, quindi, sottolinea come il provvedimento non sia una sanzione per il "Turkish Istanbul Kebap", ma una misura che, per legge, intende prevenire e spegnere la situazione di potenziale pericolo per la sicurezza della cittadinanza.
L'ultima aggressione
La decisione della Questura arriva dopo l'ultima aggressione subita dal titolare Halil Meral lo scorso martedì 22 aprile 2025.
Nel tardo pomeriggio, intorno alle 17, due giovani di origine marocchina – già noti alle forze dell’ordine e denunciati in passato – hanno preso di mira ancora una volta il commerciante turco, coinvolgendo anche il figlio piccolo, colpito con un calcio davanti al locale, in pieno giorno e sotto gli occhi di numerosi passanti.
Alla scena ha assistito anche la famiglia di Meral, che ha reagito inseguendo i due aggressori fino a piazza Borsa. Lì sono intervenute tre volanti della Polizia di Stato, oltre a carabinieri e militari dell’Esercito, che avevano lanciato per primi l’allarme.
Meral ha quindi denunciato l'accaduto alle forze dell’ordine, le quali hanno identificato gli aggressori. Ma i due, però, furiosi per la denuncia, sono tornati a minacciare Meral di morte mostrandogli anche un coltello. Nei loro confronti, alla fine, è stato emesso un Daspo urbano, cioè che dovranno tenersi alla larga da via Roma, pena ulteriori denunce.
Ma oltre a queste misure contro gli aggressori, la Questura ha optato per la chiusura del "Turkish Istanbul Kebap". Halil Meral, al Corriere del Veneto, ha dichiarato:
"Non mi meritavo di chiudere per una settimana, io sono qui solo per lavorare non per avere problemi. Sto perdendo un sacco di soldi e sto continuando a pagare i indipendenti, le tasse e l'affitto".
La famiglia Meral, di origine turca, vive a Treviso da sei anni e gestisce una rete di oltre dieci kebab sparsi nel Triveneto.