Dopo la sospensione dell'esercizio commerciale va a segno anche il secondo Dacur
Le frequenti risse attorno al "Kebap" procurano chiusura dell'esercizio e due Daspo urbani

Notificato anche il secondo DACUR emesso dal Questore per i fatti di via Roma a Treviso. Si ricorderà, probabilmente, che due giovani marocchini, lo scorso 22 aprile, avevano innescato una rissa avanti al "Turkish Istanbul Kebap" gestito da Halil Meral proprietario anche di una dozzina di esercizi simili nel Triveneto. Quel pomeriggio gli aggressori avevano preso a calci anche il figlio minore del Meral il quale poi li aveva inseguiti per le vie del centro cittadino sollevando non poca apprensione. (In copertina: immagine di repertorio)
Nella baraonda, alcuni dei partecipanti alla rissa avevano riportato gravi ferite, con prognosi di diversi giorni.
Insomma, seppure potesse suonare come una beffa a danno del Meral, si andavano sostanziando tutti gli elementi per i quali applicare l'art. 100 del Tulps sulla sospensione dell'attività commerciale in capo al gestore del "Kebap", oltre che per emettere il DACUR a carico dei due violenti avventori marocchini.
Visto che ci siamo
DACUR è un acronimo che sta per "Divieto di accesso alle aree urbane", ovvero un provvedimento di prevenzione personale emesso dalla Questura, noto anche come DASPO urbano.
Si tratta di un divieto di accesso a determinate aree urbane, emesso per tutelare il decoro e la libera fruizione di spazi pubblici, che limita la libertà di movimento di una persona in aree specificamente individuate, generalmente per un periodo determinato. La misura viene adottata nei confronti di soggetti che hanno dimostrato condotte che compromettono la libera accessibilità e fruizione di determinati luoghi.
Il DACUR è una misura di prevenzione, non una punizione, e viene emesso dalla Questura sulla base di un'istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine. La violazione del divieto di accesso è punita con la reclusione e con una multa.
I giustificati provvedimenti del Questore
E' su questi presupposti normativi che domenica scorsa, 27 aprile 2025, i Carabinieri hanno rintracciato e notificato anche al secondo cittadino marocchino il Divieto di accesso alle aree urbane emesso nei suoi confronti dal Questore di Treviso, in quanto ritenuto responsabile di diverse risse e altri episodi di violenza consumati nelle adiacenze dell'esercizio commerciale di via Roma.
I provvedimenti del Questore su proposta dell’Arma dei Carabinieri, si erano resi necessari in quanto gli stessi, nelle ultime settimane, avevano subito minacce, aggressioni fisiche e verbali quando erano intervenuti per risse con bottiglie e bastoni, consumate nelle adiacenze dell’esercizio commerciale, episodi che avevano visto attivamente coinvolti anche i dipendenti del locale.
Proprio il clima di crescente tensione e violenza ha così portato all'attenzione del Questore il 'Turkish Istanbul Kebap" di via Roma al quale è stata imposta la chiusura dell’esercizio anche ad evitare il pericoloso degenerare delle violenze.
Ciò avveniva, come detto, dopo numerosi interventi e controlli effettuati tanto dalla Polizia di Stato quanto dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Locale, che nel corso delle identificazioni effettuate appuravano come il locale fosse diventato abituale ritrovo di soggetti pregiudicati.
"La misura preventiva, e non sanzionatoria - precisa la stessa Questura - è stata dunque adottata allo scopo di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza di tutti i cittadini, compreso il titolare dell’esercizio commerciale".