20enne accoltellato durante una rissa fuori dalla discoteca, c'è un video parziale dell'aggressione
Proseguono le indagini dei carabinieri sulla rissa che ha portato alla morte di Lorenzo Cristea, 20 anni, originario di Trebaseleghe, e al ferimento di altri due giovani

Nonostante i nove indagati per l’omicidio avvenuto nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio 2025, a Castelfranco Veneto, dove un ragazzo di 20 anni è stato ucciso a coltellate durante una rissa scoppiata all’esterno di una discoteca, restano ancora molti i dubbi sull'esatta dinamica dell'aggressione.
20enne accoltellato durante una rissa fuori dalla discoteca
La lite è avvenuta intorno alle 4 del mattino, nei pressi della discoteca "Baita al Lago" in via Pagnana 46.
A perdere la vita è stato Lorenzo Cristea, 20 anni, originario di Trebaseleghe (Padova). Nella rissa sono rimasti feriti altri due giovani, uno dei quali – un 22enne di Zero Branco – è in condizioni critiche, colpito da tre coltellate al torace e una all’addome.

Proseguono le indagini
Al momento sono nove gli indagati. Sette di loro rispondono dell’accusa di rissa aggravata, mentre le posizioni più gravi riguardano due giovani finiti in carcere. Si tratta di un 19enne italo-marocchino, nato a Montebelluna, indagato per omicidio, tentato omicidio, rissa e porto d’armi. Il secondo, 21 anni, anch’egli di origine marocchina, è accusato di rissa, lesioni personali e porto d’armi.

Nonostante una lunga giornata di interrogatori, le indagini restano in una fase delicata: le versioni fornite dai coinvolti appaiono incomplete e, in alcuni casi, omertose. Una mancanza di collaborazione che rende ancora più difficile ricostruire con chiarezza la dinamica degli eventi.
"Non abbiamo delle immagini dirette dell'accaduto", ha dichiarato Stefano Mazzanti, comandante dei carabinieri di Treviso. "Abbiamo solo un video parziale, una ricostruzione abbastanza sommaria. Per poi poter cristallizzare le responsabilità nei confronti dei due arrestati abbiamo bisogno di alcuni approfondimenti investigativi".

Salvini: "Dipende anche dai genitori, se uno scende in strada con un coltello"
"Allarme giovani? Non è solo dei giovani dipende anche da noi genitori, perché se uno scende in strada con un coltello a 19 anni, evidentemente in famiglia qualcuno è mancato".

Intervenendo a margine di un incontro sulla sicurezza ferroviaria nella sede di Confcommercio a Milano, il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato con toni duri la tragica morte di Riccardo Claris, il 26enne accoltellato a Bergamo da un 19enne tifoso dell’Inter, Jacopo De Simone, una tragedia che richiama la morte del 20enne di Trebaseleghe.
Nel corso del suo intervento, Salvini ha sottolineato il preoccupante abbassamento della percezione del rischio tra i più giovani, richiamando l’attenzione su episodi di violenza apparentemente scatenati da motivi futili:
"Basta sfogliare le pagine di cronaca di oggi per rendersi conto di quanto accade: come a Bergamo, dove un ragazzo di 26 anni muore per polemiche calcistiche".