L'iniziativa

Braccialetti anti-aggressione per medici e infermieri: la sperimentazione parte anche a Treviso

I reparti più colpiti sono quelli di primo intervento, senza contare la psichiatria, come il Suem 118 e il pronto soccorso

Braccialetti anti-aggressione per medici e infermieri: la sperimentazione parte anche a Treviso
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I medici e gli infermieri degli ospedali di Treviso sembra che avranno accesso a duecento braccialetti anti-aggressione, dei piccoli orologi che permettono di segnalare facilmente se il personale medico non è al sicuro.

Braccialetti anti-aggressione per medici e infermieri

Come ormai è noto, le aggressioni negli ospedali sono sempre più frequenti e, proprio per questo motivo, si stanno sperimentando dei possibili strumenti di protezione, come i braccialetti anti-aggressione. Nello specifico, si tratta di speciali "orologi" che permettono al personale sanitario di segnalare situazioni di pericolo e, nel caso in cui non facessero in tempo, analizzerebbe i movimenti anomali per inviare la segnalazione in maniera autonoma.

I primi ospedali a far parte dell'esperimento sono stati quello di San Donà e di Portogruaro, mentre si attende la gara per l'acquisto dei dispositivi. Inoltre, una futura possibilità, prevede che il personale sia dotato di body-cam, ma ci sono ancora diversi problemi con la privacy dei pazienti.

Francesco Benazzi, Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria della Marca Trevigiana, ha voluto sottolineare il preoccupante numero di casi. Infatti, negli ospedali ci sarebbe almeno un'aggressione al mese, ma, se si tiene conto anche di quelle verbali, si raggiunge quota 800.

Di fatto, i reparti più colpiti sono quelli della psichiatria, del Suem 118 e il pronto soccorso. In effetti, tralasciando la psichiatria, il personale che è maggiormente preso di mira dai pazienti è quello del primo intervento.

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