Giovedì 25 settembre 2025, si è tenuta una nuova udienza nel processo per l’omicidio di Margherita Ceschin, la 72enne trovata senza vita nella sua abitazione di via XXVIII Aprile a Conegliano la notte del 23 giugno 2023. Davanti alla Corte d’Assise ha reso dichiarazioni Sergio Lorenzo, 38 anni, dominicano, uno dei quattro imputati rimasti a giudizio.
Omicidio Ceschin, l’imputato Sergio Lorenzo: “Dovevamo solo intimidirla”
Lorenzo, indicato come colui che avrebbe avuto un ruolo nell’organizzazione del delitto, ha affermato che l’ex marito della vittima, Enzo Lorenzon – deceduto lo scorso agosto e ritenuto dalla Procura il mandante – non avrebbe mai chiesto di colpire fisicamente l’ex moglie.
“Enzo ci disse di non toccarla, voleva solo che venisse spaventata”, ha dichiarato.
Secondo la sua versione, l’accordo prevedeva un’azione dimostrativa, non un’aggressione.
“Non riesco a darmi pace per quello che è successo – ha aggiunto –. Doveva essere solo un’intimidazione“.
Ha inoltre raccontato di aver accompagnato con il suo furgone il fratello Joel e il connazionale Mateo Garcia, arrivato dalla Spagna, lasciandoli a distanza dall’abitazione della 72enne.
“Quando tornarono – ha detto – Garcia era furioso, mio fratello piangeva. Solo più tardi seppi che la signora era morta”.
Il PM: “Ci sono incongruenze”
Il pubblico ministero Michele Permunian ha però evidenziato incongruenze nella deposizione, richiamando i sopralluoghi compiuti nei mesi precedenti e i contatti con Garcia.
Contestata anche la versione di Lorenzo circa un viaggio a Padova l’8 aprile 2023, da lui descritto come una semplice visita con Lorenzon, ma che gli inquirenti collegano a una fase preparatoria del delitto.
Interpellato dai giudici, l’imputato ha negato di sapere chi abbia materialmente ucciso la Ceschin, ammettendo difficoltà a parlare del coinvolgimento del fratello.
Il processo proseguirà con l’esame degli altri imputati e l’analisi degli elementi investigativi, mentre la Corte dovrà stabilire la responsabilità individuale dei soggetti coinvolti.