L'aggressione

22enne ricoverato in psichiatria aggredisce medici e infermieri all’ospedale di Conegliano

Il ragazzo ha colpito con una testata un’infermiera, causandole lesioni, e ha graffiato altri colleghi che cercavano di fermarlo

22enne ricoverato in psichiatria aggredisce medici e infermieri all’ospedale di Conegliano

Ancora violenze negli ospedali. Un giovane di 22 anni con disturbi psichici, già noto alle forze dell’ordine, è stato protagonista di una nuova aggressione all’interno dell’ospedale di Conegliano, venerdì 26 settembre 2025.

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22enne ricoverato in psichiatria aggredisce medici e infermieri

Il ragazzo, che giovedì scorso aveva chiesto spontaneamente il ricovero per ritrovare un equilibrio, venerdì pomeriggio ha perso il controllo dopo una risposta che ha percepito come poco amichevole da parte di un infermiere.

Aveva chiesto del cibo e, davanti a un atteggiamento che ha giudicato sbrigativo, ha reagito con violenza. Prima il personale sanitario ha tentato di calmarlo, poi la situazione è precipitata: il 22enne ha colpito con una testata un’infermiera, causandole lesioni, e ha graffiato altri colleghi che cercavano di fermarlo.

In quattro hanno provato a contenerlo, senza riuscirci, fino a quando il 22enne è stato accompagnato all’esterno del reparto, dove è intervenuta la polizia locale che lo ha arrestato.

Episodi di violenza contro la madre

Difeso dall’avvocato Daniele Panico, il giovane è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arresto ma lo ha rimesso in libertà, disponendo nuovamente l’uso del braccialetto elettronico. Attualmente vive in un appartamento a Vittorio Veneto messo a disposizione dalla madre.

Il 22enne era già conosciuto per una serie di episodi di violenza nei confronti della madre, che più volte lo aveva denunciato dopo aggressioni fisiche e verbali. Lo scorso marzo il gip gli aveva imposto il divieto di avvicinamento proprio a seguito delle denunce materne. Disperata, la madre aveva scritto alle istituzioni una lettera-appello, sottolineando come il figlio, con un passato da tossicodipendente, avesse bisogno di cure e non fosse stato adeguatamente seguito dai servizi sociali e sanitari.

Il prossimo 3 ottobre, in Tribunale, è attesa la nomina di un consulente per una perizia psichiatrica che dovrà stabilire la capacità di intendere e volere del giovane e valutarne la pericolosità sociale.