La tragedia

Roncade piange il fotografo Damiano Lorenzon, stroncato da un malore a 51 anni in Sicilia

Il malore lo ha colpito giovedì pomeriggio, 2 ottobre 2025, a Campofranco, in provincia di Caltanissetta

Roncade piange il fotografo Damiano Lorenzon, stroncato da un malore a 51 anni in Sicilia

La comunità di Roncade è sotto choc per l’improvvisa scomparsa di Damiano Lorenzon, fotografo conosciutissimo e stimato, morto a soli 51 anni mentre si trovava in Sicilia per motivi di lavoro. Il malore lo ha colpito giovedì pomeriggio, 2 ottobre 2025, a Campofranco, in provincia di Caltanissetta. I soccorritori hanno tentato più volte di rianimarlo, ma ogni sforzo si è rivelato vano.

Damiano Lorenzon, stroncato da un malore a 51 anni in Sicilia

La notizia si è diffusa in poche ore nella cittadina trevigiana, dove la famiglia Lorenzon è da sempre un punto di riferimento. Il suo negozio, a pochi passi dal centro, era più di un luogo di lavoro: una porta sempre aperta, dove memoria e innovazione si intrecciavano tra fotografie, racconti e sorrisi.

Quella dei Lorenzon è una storia intrecciata con la fotografia da diverse generazioni. Tutto cominciò con il nonno Luigi, classe 1905, tra i primi fotografi della provincia di Treviso, capace di raccontare con le sue immagini l’evoluzione di Roncade e di un’intera comunità. A lui seguirono i genitori Franco e Nadia, che portarono avanti l’attività diventando un riferimento per generazioni di clienti. Damiano aveva raccolto questa eredità con passione, trasformandola in un linguaggio moderno senza mai dimenticare le radici: custodiva con orgoglio la prima fotografia dell’archivio di famiglia, simbolo di continuità e memoria.

Nel 1994 aveva aperto uno studio grafico a Musile di Piave, ma il suo cuore restò sempre nella fotografia: lo studio della luce, l’amore per la natura, il desiderio di fermare emozioni e restituirle al tempo.

Damiano lascia il figlio Sebastiano, di 12 anni.

“Fai buon viaggio”

Su Facebook in tanti hanno voluto ricordarlo. Scrive un’amica:

“Damiano… caro Damiano… non riesco a trovare le parole… sono annichilita. Riesco solo a sussurrarti: “fai un buon viaggio”.

Anzi no, Dami, ti chiedo anche un ultimo favore: quando sarai lassù e ritroverai il nostro amico speciale, Adriano, non dimenticare di salutarlo e abbracciarlo anche da parte mia”.