Trentaquattro anni fa, nella giornata di mercoledì 30 gennaio 1991, Regina Peruzza fu uccisa a sangue freddo nella sua tabaccheria di Mareno di Piave, ma non fu mai individuato il responsabile.
L’omicidio di Regina Peruzza a Mareno
Oggi, Claudio Peruzza, il cugino di Regina, vuole conoscere il volto del colpevole.
Le indagini non riuscirono mai a trovare chi fu a premere il grilletto della pistola che sparò i due colpi alla testa che la uccisero. La scientifica determinò che l’arma da fuoco era di calibro 7.65 ed era dotata di silenziatore. Anche per questo motivo, quella fatidica notte, nessuno sentì nulla.
Sandro Da Re, all’epoca 18enne, fu tra i primi ad arrivare quando vide i lampeggianti delle forze dell’ordine fermi davanti alla tabaccheria in Piazza Municipio.
Come ha raccontato a Il Gazzettino, era una serata di nebbia e stava tornando a casa che era andato a trovare la fidanzata del tempo. Tuttavia, vedendo i Carabinieri fermi davanti al negozio, decise di fermarsi a controllare. Fu allora che la vide: Regina Peruzza era distesa dietro al bancone in una pozza di sangue.
Le indagini e i dubbi
Le indagini non portarono a nulla, ancora oggi si sa solamente che il killer agì velocemente e prendendosi dei rischi, visto che non era tardi e qualcuno sarebbe potuto passare per di lì, ma dell’assassino ancora nessuna traccia.
Secondo la madre di Da Re, Regina aveva dei dubbi sulla morte della madre, che era avvenuta da non molto. Infatti, come spiega la signora, sembra che avrebbe voluto riesumare il corpo per eseguire ulteriori accertamenti. Inoltre, dopo la morte della 47enne, il marito non fu più visto in paese e la loro casa venne venduta.
Quel periodo fu caratterizzato da tre femminicidi: Regina Peruzza, Sandra Casagrande e Vanda Fior. In tutti e tre i casi, che hanno sconvolto la provincia di Treviso nel gennaio del ’91, non fu mai trovato il responsabile.
La Procura provò a riaprire il caso di Casagrande dopo aver trovato delle tracce di DNA su delle banconote, ma, anche questa volta non emerse nulla di nuovo.
Tuttavia, i familiari di Regina vorrebbero un’altra possibilità per scoprire chi sia stato a ucciderla, considerando anche che una delle poche persone che poteva saperne qualcosa in più, un agente di commercio, morì d’infarto prima di essere interrogato.