Nella serata di lunedì 3 novembre 2025, Pero di Breda di Piave ha vissuto 15 tentativi di furto nelle abitazioni del Comune, alcuni dei quali sono andati a segno.
15 tentativi di furto in due ore, paura tra i residenti
Una serata “sotto assiedo”, così l’ha definita il Sindaco di Breda di Piave, Mosole Cristiano. Infatti, nell’arco di sole due ore, sono stati 15 i tentati furti nelle case dei cittadini. Fortunatamente però, molti di questi non sono riusciti per la prontezza dei cittadini, che attraverso le chat e il controllo di vicinato comunale hanno mantenuto alta l’attenzione.

In particolare, i residenti hanno comunicato tra di loro segnalando i vari spostamenti dei malviventi, riuscendo così ad arginare i danni. Per di più, una ragazza minorenne si è vista entrare in casa i ladri dalla finestra del bagno, ma ha avuto la prontezza di urlare al papà quello che stava accadendo. Tuttavia, era da sola in casa e perciò stava solo simulando, ma fortunatamente è stato abbastanza per spaventare gli intrusi.
Sono state “solo” tre le denunce derivate dall’assedio di lunedì a Pero, benché potesse andare molto peggio.
I suggerimenti del Sindaco
Era già successo giovedì scorso, quando alcuni malviventi sono stati messi in fuga dai residenti. Di fatto, i cittadini erano già in allerta nella serata di lunedì, ma, come lo ha definito il Sindaco in un video su Facebook, è stato un assedio.
Nel video ha voluto anche condividere delle regole per i residenti:
“Prima cosa, segnalare qualsiasi cosa vi risulti strana: una persona che passeggia con il cappello o non si vedono bene le fisionomie del volto… Chiamate il 112 immediatamente“.
Ha voluto continuare invitando i cittadini a scrivere sul controllo del vicinato, non sui social. Infatti, i ladri potrebbe controllare anche le chat più comunemente usate per segnalare questi furti e, perciò, potrebbero avere un vantaggio. Inoltre, ha voluto allertare i residenti per quanto riguarda le truffe telefoniche che sono esplose in questi giorni:
“Non vi chiamerà mai il Comandante della Stazione dei Carabinieri per dirvi che sta detenendo vostro figlio o vostro nipote perché ha fatto un incidente, non funziona così. Se partono, mettete giù e, anche in questo caso, avvisate il 112”.
Il modus operandi
La banda che sta prendendo di mira Breda di Piave è probabilmente composta da tre persone: un’autista, che durante i colpi rimane in auto, e altri due soggetti, che pensano al lavoro sporco e si spostano a piedi per le vie della zona. In particolare, non si preoccupano se in casa c’è qualcuno o meno ed entrano forzando una finestra o una porta delle abitazioni.
Una volta all’interno, prendono orologi, gioielli e contanti, o oggetti di valore facili da trasportare. Quando vengono scoperti o hanno già setacciato la casa, scappano e si dirigono subito verso un altro obiettivo.
L’Arma dei Carabinieri ha già predisposto dei controlli nel tentativo di fermare questi furti. Infatti, sono più di cento le pattuglie che controlleranno il territorio.
Inoltre, secondo i militari, i ladri colpirebbero le case più isolate o meno illuminate, soprattutto nelle zone caratterizzate dalle grandi arterie stradali o vicine alle autostrade, per avere una via di fuga. Di fatto, secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi di ladri che vengono dall’estero, oltre che da altre regioni. Per questo motivo, potrebbe capitare che alloggino nelle strutture ricettive della zona, ma dando un documento falso per sviare le tracce.