L'aggressione

La lite per una ragazza tra due 23enni a Treville di Castelfranco Veneto finisce con un accoltellamento

I due si conoscevano da molto, per questo la famiglia non si spiega cos'abbia causato l'aggressione con la lama

La lite per una ragazza tra due 23enni a Treville di Castelfranco Veneto finisce con un accoltellamento

Nel pomeriggio di domenica 9 novembre 2025, durante un litigio tra due 23enni a Treville, frazione di Castelfranco Veneto, uno di loro ha tirato fuori un coltello e ha attaccato l’altro.

Ferito un giovane, ma il coltello è scomparso

Erano le 17 circa quando, in via Tevere, è avvenuta l’aggressione. In particolare, un cittadino di origine marocchina e un cittadino di origine nigeriana, entrambi 23enni, stavano discutendo vivacemente finché il nigeriano non ha estratto il coltello.

Non si sa ancora quale fosse il motivo della discussione, ma è degenerata a tal punto che la vittima è stata colpita con un fendente alla coscia e uno alla schiena. Secondo una testimone, una residente, la lite sarebbe degenerata davanti al civico 19 che, secondo quanto riporta Il Gazzettino, sarebbe la casa dove abita l’aggressore e la sua famiglia.

Civico n. 19, clicca per navigare

Tuttavia, non c’era molto sangue lì visto che i due sono andati a casa dell’accoltellato, al civico 1, ed è lì che hanno chiamato l’ambulanza. Infatti, i soccorsi al loro arrivo, hanno trovato il giovane seduto su una sedia ricoperta di sangue.

Civico n.1, clicca per navigare

La vittima è stata elitrasportata all’ospedale di Treviso, dove si trova attualmente in prognosi riservata ma sembra che guarirà, mentre i Carabinieri hanno prelevato l’aggressore e lo hanno portato in Caserma.

La lite per una ragazza

I due si conoscevano da tempo e, secondo quanto riferito dai familiari, erano legati da una profonda amicizia. Negli ultimi mesi, però, il giovane nigeriano aveva iniziato una relazione con una ragazza che in passato era stata sentimentalmente legata al coetaneo.

Da qui sarebbe nata la lite, presto degenerata in una colluttazione violenta. È stato lo stesso aggressore a raccontare quanto accaduto ai Carabinieri, indicando anche dove aveva nascosto l’arma: un coltello a doppia lama lungo quindici centimetri, poi ritrovato in una grondaia della sua abitazione. Il giovane avrebbe approfittato dei momenti di confusione seguiti all’arrivo dei soccorritori, chiamati proprio da lui subito dopo l’aggressione.