Nel pomeriggio del 10 novembre 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittorio Veneto hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 45enne campano, già noto alle forze dell’ordine, per tentata truffa ai danni di persone anziane con la tecnica del “falso carabiniere” e segnalato per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.
Nella circostanza è stato anche denunciato, in stato di libertà, un minorenne, coinvolto nel raggiro (in copertina: immagine di repertorio).
L’origine delle indagini
Le indagini, come riferito da una nota diffusa martedì 11 novembre 2025 dai militari dell’Arma alle redazioni, sono scattate nella mattinata a seguito delle segnalazioni di due cittadini residenti nei comuni di Orsago e Sarmede, i quali hanno riferito di essere stati contattati da ignoti che, spacciandosi per appartenenti all’Arma, hanno tentato di farsi consegnare denaro e gioielli con il pretesto di problemi giudiziari dei loro familiari.
Le immediate ricerche attivate dai militari, anche con l’impiego di personale in borghese, hanno consentito di intercettare e bloccare a Cordignano, in via Leopardi, un’autovettura Jeep Avenger intestata a una società di leasing con sede a Napoli, a bordo della quale si trovavano i due sospetti.

Stavano per truffare una 69enne
Nel corso della perquisizione personale, il 45enne ha consegnato spontaneamente un involucro contenente 0,17 grammi di cocaina e un piccolo strumento artigianale per il consumo.
Dall’analisi del suo telefono cellulare sono emersi contatti e istruzioni relative a un tentativo di truffa nei confronti di una 69enne residente a Cordignano, la quale aveva ricevuto una telefonata da un sedicente “maresciallo dei Carabinieri” che le chiedeva di consegnare oro e denaro per “evitare conseguenze giudiziarie” a un familiare.
Grazie alla tempestiva attività investigativa, il raggiro è stato sventato. La donna, successivamente rintracciata dai Carabinieri, ha sporto denuncia.
Scatta l’arresto
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto nella Casa Circondariale di Treviso, mentre il minorenne è stato affidato ai propri genitori.
L’episodio conferma l’attenzione costante dell’Arma dei Carabinieri nella prevenzione e repressione delle truffe ai danni di persone anziane, con l’invito a segnalare tempestivamente al numero di emergenza 112 ogni episodio sospetto o contatto anomalo.
Si precisa che per il principio costituzionale della presunzione d’innocenza, la responsabilità degli indagati nei fatti loro contestati sarà accertata solo all’esito di condanna definitiva.
Un caso anche nel vicentino
Anche in provincia di Vicenza, nei giorni scorsi è stata sventata una truffa messa in atto da una 22enne che si è finta avvocatessa.
Come raccontato da Prima Vicenza, la malvivente, originaria del napoletano, si è presentata a casa della vittima, precedentemente chiamata da un falso carabiniere, per farsi consegnare contanti e gioielli. Grazie all’intervento dei Carabinieri, è stato possibile evitare che la truffatrice scappasse con la refurtiva.
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