L'iniziativa

Fiaccolata a Castelfranco Veneto per le vittime della strada: “Ricordare per cambiare”

Paola Conte: "Non è un Paese civile quello in cui si contano ancora 9 morti al giorno per scontri stradali"

Fiaccolata a Castelfranco Veneto per le vittime della strada: “Ricordare per cambiare”

Nella giornata di sabato 15 novembre 2025, si terrà una fiaccolata a Castelfranco Veneto per ricordare le vittime delle strada (in copertina: un pompiere che raccoglie una bici coinvolta in un sinistro stradale).

Fiaccolata per le vittime della strada

Con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime Stradali, la terza domenica di ogni novembre, il gruppo “Non correre, accorri!”, assieme a: Avis Castelfranco, Fiab (Federazione Italiana Ambiente e bicicletta) Castellana e Coordinamento associazioni di Quartiere e Frazioni; ha organizzato una fiaccolata in memoria delle tragedie avvenute sulle strade

L’obiettivo della manifestazione è quello di riportare l’attenzione sulla sicurezza stradale, oltre a ricordarne le vittime.

In particolare, la fiaccolata partirà da piazza dei Donatori di Sangue, alle 18, dove si terrà il saluto della Fiab, che inaugurerà ufficialmente la commemorazione. Infatti, in un post su Facebook, ha voluto sottolineare:

“Le vittime in bici sono aumentate rispetto all’anno scorso a livello nazionale, un pessimo segnale che indica che bisogna lavorare in modo diverso. Abbiamo bisogno di più educazione al rispetto delle regole, più controlli e più infrastrutture sicure per chi pedala. Chiediamo una grande partecipazione da parte di tutte le persone che stanno leggendo questo messaggio, perché non c’è mobilità sostenibile senza sicurezza, e questa è una delle poche occasioni che abbiamo per dirlo a chi ha il dovere di cambiare le cose”.

Come si può leggere nel comunicato pubblicato da Avis Castelfranco, Paola Conte, del gruppo “Non correre, accorri!”, ha affermato:

Ricordare per cambiare è l’appello che ogni anno viene lanciato in questa ricorrenza. Ricordare le tante, troppe vittime del traffico, deve necessariamente portarci ad impegnarci TUTTI affinché accada sempre meno. È necessario tenere comportamenti responsabili sulla strada, osservando le norme, non distraendoci, mettendosi lucidi alla guida, ricordandoci che in strada non siamo soli. Dobbiamo essere consapevoli che si muore e ci si ferisce sulla strada non per colpa della strada, ma per distrazione, velocità, uso di cellulare, abuso di alcool e sostanze stupefacenti… come il tragico bollettino della conta delle vittime dimostra ogni giorno”.

Inoltre, ha voluto sottolineare che il bollettino delle vittime giornaliere è tragico e che definirli solo “incidenti” non aiuta. Infatti, ha dichiarato:

“Continuare a definirli “incidenti “non aiuta a far acquisire coscienza del problema, ma deresponsabilizza tutti. E questo dovrebbe farci riflettere. Non è un Paese civile quello in cui si contano ancora 9 morti al giorno per scontri stradali. Chi ci governa deve investire in Prevenzione: per cambiare cultura è indispensabile inserire in maniera organica l’ Educazione stradale in ogni scuola di ogni ordine e grado e impegnarsi per una mobilità sicura e sostenibile”.

“Ricordare per cambiare”

Da piazza dei Donatori di Sangue si proseguirà in direzione Duomo, ma solo dopo aver ascoltato l’intervento di Aurelio Tomasi, ex direttore sanitario di Pedemontana Emergenza per 30 anni, nel quale condividerà la sua esperienza con le tragedie stradali.

Successivamente, in piazza San Liberale, sarà proiettato un video di Stefano Guarnieri, fondatore dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, creata in memoria di suo figlio. Inoltre, interverrà anche un insegnante, Giorgio Cavalli, che sarà accompagnato dalla proiezione dei volti dei giovani deceduti sulla strada.

Nel frattempo, gli ospedali dell’Ulss 2 e la torre civica di Castelfranco saranno avvolti da dei fasci di luce rossi. Inoltre, per le strada e nelle vetrine dei negozi saranno posizionati degli striscioni con dei messaggi di sensibilizzazione. Anche l’Istituto Comprensivo 2 – G. Sarto parteciperà alla commemorazione, quando, l’architetto Cristina Frattin, installerà una bici bianca, la cosiddetta “ghost ride” in memoria dei ciclisti coinvolti negli incidenti fatali, dove si trova “L’albero di Andrea”.

Gli organizzatori invitato tutti i cittadini a partecipare e, nella serata di domenica, di esporre una candela sulle finestre di casa.