in via Castelmenardo

Omicidio Favaretto, otto anni al 15enne che lo ha colpito con un coccio di vetro

Si tratta della prima sentenza emessa nell’ambito dell’inchiesta sul gruppo di giovani coinvolti nel pestaggio e nella morte del 22enne

Omicidio Favaretto, otto anni al 15enne che lo ha colpito con un coccio di vetro

Il tribunale per i minorenni di Venezia ha condannato, mercoledì 12 novembre 2025, a otto anni di reclusione il 15enne ritenuto tra i principali responsabili della morte di Francesco Favaretto, il 22enne trevigiano ucciso dopo una violenta aggressione nel centro di Treviso il 12 dicembre 2024. Si tratta della prima sentenza emessa nell’ambito dell’inchiesta sul gruppo di giovani coinvolti nel pestaggio.

Favaretto era stato accerchiato e picchiato da un gruppo di dieci ragazzi in via Castelmenardo.

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Morì undici giorni dopo in ospedale, a causa delle gravi ferite riportate. Tra queste, una coltellata inferta – secondo gli inquirenti – dal 20enne Toluwaloju Ade, e una profonda lesione al torace provocata da un coccio di vetro, brandito proprio dal 15enne ora condannato.

Omicidio Favaretto, otto anni al 15enne che lo colpì con un coccio di vetro

Il procedimento si è svolto con rito abbreviato, scelta che ha permesso uno sconto di pena ma non ha impedito ai giudici di infliggere una condanna più severa dei sette anni richiesti dal pubblico ministero.

Il giovane, condannato a 8 anni, si trova attualmente detenuto nell’istituto minorile di Santa Bona, a Treviso.

Altri cinque minorenni coinvolti

La vicenda giudiziaria della banda si articola su più fronti. Per cinque minorenni, il processo con rito abbreviato è stato fissato per il 3 dicembre 2025.

Alcuni di loro potrebbero accedere alla messa alla prova, con lavori socialmente utili al posto della detenzione. Una ragazza, anch’essa minorenne, ha invece chiesto tramite il proprio legale la modifica del capo d’imputazione, contestando alcune delle accuse mosse dalla procura.

I maggiorenni davanti al Gup di Treviso

Parallelamente, altri quattro imputati maggiorenni compariranno il 2 dicembre davanti al Gup di Treviso.

A tre di loro viene contestato l’omicidio volontario, oltre alla rapina in concorso, poiché l’aggressione – secondo la ricostruzione degli investigatori – sarebbe scaturita da un tentativo di furto di un panetto di hashish.