E’ stato identificato il corpo trovato senza vita nel fossato lungo via Cendon, a Silea, nel tardo pomeriggio di martedì 25 novembre 2025. Si tratta di Gianluca Bessegato, 58 anni, originario di Spresiano, senza fissa dimora e con una lunga storia di tossicodipendenza alle spalle.

Cadavere trovato in un fosso a Silea: la vittima è un 58enne, forse morto assiderato
La prima ispezione cadaverica, disposta dalla Procura, non ha rilevato segni di violenza. L’ipotesi più probabile è che la morte sia avvenuta per cause naturali, forse per assideramento.
Bessegato viveva da tempo in condizioni di estrema fragilità. “Non ho una lira, dormo per strada e sono rimasto solo“, aveva scritto di recente su uno dei suoi profili social, un messaggio che oggi suona come un grido d’aiuto rimasto inascoltato.
La notte precedente il ritrovamento, la polizia locale aveva notato Gianluca Bessegato aggirarsi nella zona dell’ex complesso della Chiari & Forti. Era bagnato, aveva piovuto a lungo, e appariva in stato di alterazione. Resta da chiarire cosa sia accaduto nelle ore successive.

Secondo una prima ricostruzione, Bessegato potrebbe essersi diretto verso l’area dei campi sportivi di via Cendon, scivolando poi nel fossato. In tasca sono stati trovati un biglietto della Mom, alcuni analgesici e un pacchetto di sigarette. I documenti erano invece in un giaccone appeso a una recinzione poco distante. A dare l’allarme è stato un residente che accompagnava il figlio all’allenamento: ha notato una sagoma affiorare dall’acqua.
Al momento è esclusa l’ipotesi dell’overdose, non essendo emersi elementi che facciano pensare all’assunzione recente di stupefacenti. Il pubblico ministero deciderà nelle prossime ore se disporre anche l’autopsia, oltre agli accertamenti esterni già eseguiti.