E’ stato presentato lunedì 1° dicembre 2025, il 109° Giro d’Italia che quest’anno partirà nientemeno che dalla Bulgaria con le tappe dell’8, 9 e 10 maggio 2026 e poi risalirà la Penisola da Catanzaro con i corridori che dopo 21 tappe si troveranno a Roma con 3.459,200 km in più nelle gambe ed un altro Giro nel loro palmares.
Ci sarà anche Milano nel prossimo Giro: il 90° traguardo meneghino, infatti, si festeggerà alla 15^ tappa in arrivo da Voghera.
Unica cronometro la “Tappa Bartali”: Viareggio-Massa di 40,2 km.
Nella terza ed ultima settimana del Giro, salvo sorprese, si deciderà la Corsa Rosa 2026: presumibilmente nella 19^ tappa, quella delle Dolomiti, tutta nel bellunese da Feltre ai Piani di Pezzè di Alleghe, dopo che, lasciato il Trentino a Fai della Paganella, i corridori arriveranno a Pieve di Soligo, unico omaggio alla terra trevigiana.
Ed è qui che oggi noi volevamo arrivare
Già, il Giro sarà nel bellunese e nel trevigiano facendo la barba al Monte Grappa che tante soddisfazioni gli ha dato negli ultimi due anni.
Prima dell’immancabile e probabilmente decisivo tappone dolomitico”, i “Girini” arriveranno a Pieve di Soligo con una tappa di 167 km di continui ma facili saliscendi, non particolarmente impegnativi, fatta eccezione a 9 km dall’arrivo, per il Muro di Ca’ del Poggio che potrebbe fare la differenza tra un arrivo in gruppo e uno per distacco di qualcuno che sul Poggio abbia saputo involarsi. Vedremo.
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Il trofeo
Intanto a San Pietro di Feletto
Intanto a San Pietro di Feletto fervono i preparativi per il transito, il prossimo 28 maggio 2026, della 18^ tappa del Giro d’Italia che affronterà il Muro di Ca’ del Poggio.
Così il Giro transiterà per il terzo anno consecutivo, ancora sulla salita simbolo delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

“La tappa delle colline del Prosecco rappresenterà uno dei momenti clou dell’edizione 2026 del Giro d’Italia” – ha commentato Alberto Stocco, anima di Ca’ del Poggio.
“San Pietro di Feletto è un elemento trainante nella promozione delle nostre magnifiche colline, il simbolo di un turismo lento, sostenibile, a misura d’uomo, che si identifica facilmente nella bicicletta. Siamo già al lavoro, insieme al mondo dell’associazionismo e del volontariato, per allestire la grande festa rosa che il 28 maggio renderà indimenticabile anche questo passaggio del Giro d’Italia”.
Il Giro e il Muro
Per la Corsa Rosa sarà il nono passaggio sul Muro di Ca’ del Poggio, dopo quelli delle edizioni 2009, 2013, 2014, 2017, 2020, 2022, 2024 e 2025.
“Il Giro d’Italia è ormai di casa sul Muro di Ca’ del Poggio – ha chiosato il sindaco di San Pietro di Feletto, Cristian Botteon – e sarà una grande vetrina per il nostro territorio, che ancora una volta si ritroverà al centro di uno degli eventi sportivi più amati, ma anche l’occasione per consolidare il rapporto con il Muur di Grammont e il Mur-de-Bretagne, un gemellaggio all’insegna del grande ciclismo, della reciproca ospitalità e della promozione dei nostri splendidi territori”.

Il Muro e i Muri degli altri
Il Muro di Ca’ del Poggio, date le sue caratteristiche uniche, come detto è gemellato dal 2016 con il Muur di Grammont e dal 2018 con il Mur-de-Bretagne.
Esso si sviluppa per poco più di un chilometro su strada interamente asfaltata ma con una pendenza media del 15% e punte del 19%. E’ uno strappo deciso, quasi violento, che anche nel 2026 si candida ad essere tra i momenti più attesi del Giro d’Italia.

Un autentico spettacolo che promette di ricreare la magia dei ventimila e più appassionati che nelle ultime due edizioni hanno accompagnato il passaggio dei corridori tra i vigneti. Un’emozione verticale e un palcoscenico unico al mondo.