Hai voglia a dire che Treviso è in cima alla lista dei capoluoghi veneti nella Classifica de “Il Sole 24ORE” per qualità della vita, sesta in Italia, come riportato anche da noi, ieri, proprio a Treviso si è registrata una alzata di scudi nei confronti dell’Amministrazione per la lunga serie di aumenti che interesserà famiglie e automobilisti.
Ieri, infatti, facevamo l’eco al PD che in una sua nota stampa parlava di “Amaro regalo di Natale” del Sindaco Mario Conte, con rincari su mense, asili e parcheggi, trasporto scolastico e palestre in uso all’associazionismo.
Il PD elencava il tariffario: 5,30 euro a pasto per la mensa; rette asili tra i 200 e 530 euro mensili in base all’Isee; trasporto scolastico sarà uniformato a un costo annuale di 220 euro. Parcheggi: si pagherà dalle dalle 8 alle 20, senza più esenzione nella fascia della pausa pranzo con aumento “intra moenia” da 1,30 a 2,50 euro l’ora.
Su tutta la linea il PD annunciava battaglia a suon di emendamenti ma no si è fatta attendere la replica del primo cittadino.
Artigianato non gradisce
In argomento sarebbe andata anche Confartigianato Imprese Treviso per esprimere con un suo comunicato, le perplessità sia nel merito che nel modo con cui sono stati proposti i recenti aumenti delle tariffe di alcuni servizi pubblici da parte del Comune di Treviso.
Il Comunicato non fa giri di parole:
“Fermo restando che spetta all’Amministrazione comunale ogni decisione finale in merito, come artigiani intendiamo rinnovare la nostra richiesta, avanzata da tempo, di convocare un reale tavolo di confronto permanente fra le varie categorie produttive e gli amministratori della Città. In altri Comuni della provincia già da qualche anno operano i Forum delle Attività Produttive, uno strumento che mette di fronte, di volta in volta, gli amministratori comunali e i rappresentanti delle diverse Associazioni di categoria su temi di interesse comune. Uno strumento, quello dei Forum, che sta producendo buoni frutti, sia favorendo le relazioni fra le parti, sia agevolando l’analisi dei temi trattati.
Da imprenditori, comprendiamo quali sono le esigenze economiche che inducono gli aumenti annunciati da parte del Comune di Treviso.
Da cittadini che amano la loro città e sono attenti al tessuto sociale, invitiamo l’Amministrazione comunale ad avere un occhio di riguardo in questo caso per le giovani famiglie, nuclei sempre più rari, che oggi verrebbero ulteriormente penalizzate dall’aumento annunciato delle rette delle mense scolastiche, del trasporto pubblico, degli asili nido.
Non spetta a noi ricordare l’eccezionalità del momento storico che stiamo vivendo in tema di denatalità demografica, ma sicuramente spetta a tutti noi cercare ogni strada che aiuti le giovani generazioni ad intravvedere un futuro qui a Treviso e in Veneto, all’occorrenza anche con provvedimenti coraggiosi, destinando loro risorse oggi impiegate diversamente”.
Aumenti delle tariffe? Adeguamenti tecnici al carovita
Ieri mattina, infatti la Giunta Conte ha replicato alle polemiche così:
“Solo mettendo mano alle tariffe, è possibile mantenere inalterati i servizi di parcheggi, asili, mense, trasporto pubblico e palestre”.
Gli “aumenti” sarebbero solo “adeguamenti al carovita” sospesi da anni anche a causa della pandemia.
Il problema è che, al pari, nessun lavoratore si è visto nello stesso periodo aumentare stipendio o pensione, salvo forse gli appartenenti ai “board” degli Enti pubblici ed equiparati o partecipati, dove proprio l’aumento della tariffe consente dividendi e premi. Ma solo e sempre a loro.
Quindi a noi – ops, al PD – Mario Conte doveva le puntuali risposte che ha tentato di dare ieri nella conferenza stampa indetta a Ca’ Sugana.
Ecco spiegata la manovra dal 2026 al 2028
Definita “tecnica” , una volta pubblicata, ha scatenato una bufera in primis da parte dei commercianti a contestare le tariffe dei parcheggi che scatteranno dal 1° gennaio, ma che sa tanto di presa in giro in quanto, approvata il 16 novembre, è stata pubblicata il 26, ad elezioni regionali concluse e con l’assessore al bilancio, Riccardo Barbisan, eletto nel frattempo al consiglio regionale.
Andreotti docet: a pensare si fa male ma talvolta non si sbaglia.
Comunque in conferenza stampa è stato ribadito:
“Sono adeguamenti che mai avremmo voluto fare e che per molti anni ho respinto e prorogato. Per gli asili sono tariffe inalterate dal 2010; per le palestre dal 2016; per i parcheggi dal 2013 e per le mense dal 2014”.
Ciò nondimeno, il Comune di Treviso sarebbe ancora il più economico ma solo così si salvano servizi ed eventi: a comandare, sarebbe la necessità del pareggio di bilancio e nulla più.
Parcheggi
“Il Comune – ha, tra l’altro commentato l’Assessore alle attività produttive Rosanna Vettoretti – ha scelto il male minore, confrontandosi anche con i capoluoghi limitrofi e poi – ha aggiunto quanto a parcheggi – tra le 13 e le 15 la maggior parte dei negozi sono chiusi. Meglio così che imporre il pagamento alla domenica”.
Palestre
Su questo rincaro, il vicesindaco Alessandro Manera ha detto che l’aumento per il singolo utente che si allena tre volte alla settimana in una palestra comunale è appena di 2,4 euro al mese e con il ricavato si coprirebbero appena il 12% dei costi.
Asili nido e scuola
In questo caso, l’assessore Gloria Tessarolo, ha ammesso che l’aumento è più consistente, circa 66enro al mese in media, mentre su mensa e trasporto scolastico, la revisione delle tariffe, ha consentito di mantenere tutte le agevolazioni già attive.
La difesa del Sindaco Mario Conte
“La nostra Amministrazione continua a sostenere le famiglie e a garantire la piena erogazione dei servizi. Gli adeguamenti sono necessari per tutelare gli equilibri di bilancio in un contesto di costi crescenti. Ho il massimo rispetto per ogni euro in più che viene chiesto ai cittadini, ma la nostra volontà è chiara: non procedere con tagli ai servizi. Si tratta di un provvedimento di responsabilità che incide in modo contenuto sulle tasche delle famiglie, garantendo che chi si trova in difficoltà continui ad avere agevolazioni ed esenzioni”.
Qui, ad ogni buon conto, il Bilancio 2026-2028 con tutto quello che cambia. Si, scusate, aumenta.