Asolo presta il quadro di Roberto Roberti a Palazzo Braschi di Roma
L’opera dell’artista bassanese custodita al Museo civico di Asolo sarà una delle oltre 170 che andranno a costituire la mostra evento incentrata sul legame tra Antonio Canova e la città eterna.
Asolo presta il quadro di Roberto Roberti a Palazzo Braschi di Roma. È un prestito prestigioso quello che il Museo civico di Asolo si appresta a concretizzare: lunedì il quadro Studio di Canova a Roma di Roberto Roberti (Bassano del Grappa, Vicenza, 1736 - 1837) lascerà la città dai cento orizzonti per raggiungere Roma e far parte della mostra evento Canova. Eterna Bellezza, visitabile a partire da mercoledì 9 ottobre a Palazzo Braschi.
L’esposizione, che conta su un repertorio di oltre 170 opere e prestigiosi prestiti da importanti musei e collezioni italiane e straniere (l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani e Capitolini, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ecc.), ha l’obiettivo di indagare il legame tra Antonio Canova e l’Urbe, che tra Settecento e Ottocento fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di ispirazione.
Il quadro di Roberti, che è connotato dagli stilemi tipici del pittore bassanese (intensa resa luminosa e fermezza descrittiva), raffigura lo studio romano di Canova e fu realizzato presumibilmente poco dopo la fine della ristrutturazione edilizia di tale spazio; ciò che colpisce e affascina è senza dubbio l’evidenza quasi fotografica dal dipinto, che riproduce con impressionante precisione spazi e oggetti.
L’opera fu realizzata in occasione della visita di Roberti a Canova, amico del padre, a Roma: il pittore vi si recò per apprendere dallo scultore l’arte del disegno di figura, ma la sua condotta poco impegnata fece sì che Canova lo indirizzasse altrove, alla scuola del ritrattista Domenico Del Frate.
“Il prestito di opere d’arte conservate nel Museo civico - spiega il sindaco del Comune di Asolo Mauro Migliorini - è anch’esso uno strumento per far conoscere al di fuori di Asolo il patrimonio, la storia e la bellezza del nostro territorio nel mondo. Il fatto poi che una certa frequenza ci vengano richieste opere di vario genere conferma il valore di un piccolo museo civico come il nostro: prima di Roma, infatti, abbiamo concesso prestiti alla Galleria nazionale di Napoli, ai musei di Bonn, Berlino, Madrid, Londra e lo scorso anno il Museo civico di Asolo è stato visitato dai direttori di tre musei statunitensi (New York, Boston e Chicago), con i quali sono stati delineati i presupposti per una collaborazione reciproca”.