Veneto

Mostra storica sull’Ostiglia-Treviso, l’elogio di Zaia a Carbonini

L'incontro con Zaia l'ha spronato a proseguire nella sua ricerca

Mostra storica sull’Ostiglia-Treviso, l’elogio di Zaia a Carbonini
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Mostra storica sull’Ostiglia-Treviso, l’elogio di Zaia a Carbonini.

Mostra storica sull’Ostiglia-Treviso, l’elogio di Zaia a Carbonini

La mostra fotografica/documentale storica sull’Ostiglia-Treviso, che vinse lo scorso anno il bando provinciale “Salviamo il ‘900” e che rientra nell’ambito del progetto strategico regionale “Green TourVerde in Movimento“, è rimasta in esposizione in sala Unicef a Casaleone, in occasione della Fiera del Radicchio che si è svolta dal 24 gennaio 2020 al 2 febbraio 2020. Stiamo parlando del grande lavoro svolto da Federico Carbonini da Cerea, che per l’occasione era visibile ed inoltre alla fiera era anche disponibile il libro che Carbonini ha scritto: “Ostiglia-Treviso. Dal 1887 al 1915”. La mostra, come spiega Carbonini: “E’ composta da 20 pannelli stampati fronte e retro in materiale ecosostenibile in linea con il progetto Green Tour, Veneto in Movimento“.

Il grande lavoro del ragazzo è stato apprezzato e commentato direttamente da Luca Zaia che, attraverso i social ha scritto:

“E’ una delle storie più affascinanti da conoscere e trasmettere, quella della nascita della linea ferroviaria Treviso-Ostiglia, la ferrovia dismessa più lunga d’Italia, inaugurata nel 1925 nella sua prima tratta Legnago-Cologna e chiusa definitivamente nel 1988. Che sia un giovane veneto a collazionare i documenti e ripercorrerne la storia, è tanto più meritorio. Lui è Federico Carbonini, 28 anni di Cerea (Verona), autore di una pubblicazione fondamentale frutto di due anni di lavoro, che tratta la progettazione della ferrovia tra fine Ottocento e il 1915. Federico è anche fondatore e presidente dell’Associazione “Treviso-Ostiglia 13.6” che promuove la conoscenza della vecchia ferrovia e le opportunità che oggi riserva l’antico tracciato. A quest’opera straordinaria faranno seguito altri lavori, che esamineranno la storia del tracciato tratta per tratta, stazione per stazione, fermata per fermata. Ma foto, documenti, indagini, sono già disponibili sul suo sito, che vi consiglio davvero di visitare, per un tuffo nella storia e nell’emozione di questo tracciato che oggi sta divenendo greenway ciclabile”.

Mostra storica sull’Ostiglia-Treviso, l’elogio di Zaia a Carbonini

Una passione che dona frutti

Spronato dal messaggio di Luca ZaiaFederico Carbonini ha affermato:

“L’incontro con Zaia mi sprona a proseguire con questi progetti, la ricerca storica continua perché continuo a trovare del materiale inedito e perché ritengo che, per poter progettare il futuro del nostro territorio bisogna prima conoscerne in maniera approfondita il passato. Non si può, secondo me, valorizzare un territorio se non si sa che cosa c’è dietro, quali sono le storie che ha attraversato, le varie vissicitudini. La ricerca storica proseguirà”.

Carbonini non si è quindi fermato e sta tutt’ora raccogliendo tutto il materiale possibile, a tal proposito ha affermato:

“Sto lavorando alle prossime pubblicazioni perché l’intenzione è di affrontare l’argomento non più per il periodo storico ma per tratte. Il primo liro è il ‘pre ferrovia’, tutto quello quindi che è successo prima della costruzione, dalle prime idee fino a quando hanno deciso di farla. Dal secondo libro, si pensa di andare per tratte ad affrontare l’argomento quindi sarà sulla tratta Legnago – Cologna Veneta, quella più vecchia. C’è quindi un ampio discorso storico e cronologico. Lavorerà per tratte perché risulta più leggibile, comprensibile sennò rischia di diventare un mix di informazioni che rischiano di non essere collegate tra di loro se si procede solo per periodo. Sto già lavorando alla seconda pubblicazione”.

La mostra fotografica/documentale storica sull’Ostiglia-Treviso sarà portata in altri Comuni che non l’hanno mai ospitata prima (per ora è stata ospitata a Casaleone, Cerea e Cologna Veneta). A tal proposito Carbonini aggiunge:

“Stiamo collaborando anche con altri Comuni del Vicentino e del Padovano per promuovere anche là il progetto, siamo parecchio impegnati per la Primavera e l’incontro con Zaia può solo che essere a beneficio del progetto e della nostra associazione

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