Coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale ha sequestrato 658 articoli contraffatti per un valore stimato in 100mila euro, che erano immagazzinati in un garage a Carbonera.
Ottimi falsi
Tutti i capi erano di ottima fattura ma contraddistinti da marchi di fabbrica contraffatti. I finanzieri hanno repertato abiti ed accessori di marca Chanel, Luis Vuitton, Hermes Balenciaga, piuttosto che Dior, Saint Barth, Fendi, Tiffany, Givenchy, Ferragamo e Gucci.

L’inconsueto store
A parte l’insolita locazione dello store, lo smercio avveniva alla luce del sole da parte del proprietario stesso dell’autorimessa, che alle vendite provvedeva, a condizioni pari agli originali, con annunci in internet e sui social network.
Al garage di Carbonera, le Fiamme Gialle sono giunte dal normale controllo di spedizioni indirizzate personalmente al denunciato, che si è appurato riguardassero, appunto capi con marchio contraffatto. La segnalazione che ne è seguita ha portato la Procura ad emettere un decreto di perquisizione per l’ipotesi del reato penale di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Il danno al Made in Italy
Tra le valutazioni fatte dagli inquirenti anche l’estrema accuratezza delle finiture e del confezionamento, che avrebbero potuto trarre in inganno anche i consumatori più esperti, tanto era difficile distinguere il falso dal vero.

Nel dare comunicazione dell’importante operazione i cui esisti la stessa Procura ha autorizzato a divulgare, la Guardia di Finanza, assicura che continuerà a svolgere ulteriori indagini per ricostruire a ritroso la filiera di produzione e distribuzione e salvaguardare così le imprese che operano secondo le regole della leale concorrenza, soprattutto quando si tratta dell’eccellenza del Made in Italy.
Gli operatori economici senza scrupoli, infatti, non solo causano danni economici, ma rappresentano anche un grave pericolo per i cittadini, minando la sicurezza e la trasparenza del mercato.