Agenzia europea dell'ambiente

Smog, Treviso resta tra le peggiori città italiane ed europee

Con 20,3 microgrammi di PM2,5 per metro cubo d’aria Treviso è al 304mo posto a livello europeo tra le 323 città che hanno fornito i dati e 44ma tra le 51 città italiane esaminate.

Smog, Treviso resta tra le peggiori città italiane ed europee
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Agenzia Europea dell’Ambiente: Treviso ancora tra le peggiori città italiane ed europee per smog.

Smog, Treviso resta tra le peggiori città italiane

L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha reso noto ieri, giovedì 17 giugno 2021, l’annuale report dei dati sui livelli di particolato fine presente nell’aria di oltre 300 città di tutti i Paesi aderenti all’agenzia, sulla base delle informazioni comunicate dai Paesi stessi secondo le direttive dell’Unione Europea sulla qualità dell’aria.

I dati provengono dalle misurazioni a terra del PM2,5 effettuate da più di 400 stazioni di monitoraggio nelle aree urbane e suburbane, che delineano un quadro netto dell’esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico.

Le letture e le classifiche si basano sulla concentrazione media annua di PM2,5 negli ultimi due anni solari, calcolata utilizzando dati aggiornati per l’anno più recente e dati convalidati sulla qualità dell’aria per l’anno precedente.

Nel report le città europee sono classificate in base ai relativi livelli medi di particolato fine negli ultimi due anni solari.

I criteri di valutazione e la mappa

I livelli di qualità dell’aria sono valutati come segue:

  • buoni per livelli di particolato fine inferiori al valore orientativo annuale dell’OMS secondo il quale non vanno superati i 10 μg/m3
  • mediocri per livelli compresi tra 10 e meno di 15 μg/m3
  • scarsi per livelli compresi tra 10 e meno di 15 μg/m3
  • molto scarsi per livelli pari o superiori al valore limite dell’Unione europea di 25 μg/m3.

La mappa delle città europee per livelli inquinamento atmosferico è visibile qui:

https://public.tableau.com/app/profile/european.environment.agency/viz/City_AQ_Viewer/Dashboard1

La situazione a Treviso

Con 20,3 microgrammi di PM2,5 per metro cubo d’aria Treviso è al 304mo posto a livello europeo tra le 323 città che hanno fornito i dati e 44ma tra le 51 città italiane esaminate: sono piazzate meglio di Treviso città molto più popolate come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova, Padova, Verona, Trieste… Nell’intero Triveneto sono piazzate peggio di Treviso solo Venezia e Vicenza.

"Il fatto che la nostra città continui ad essere tra le peggiori d’Italia e d’Europa, oltre a essere connesso alla generale situazione dell’inquinamento atmosferico nella pianura padana, significa che le misure finora messe in atto hanno cambiato ben poco la situazione visto che, a parità di condizioni climatiche e di cambiamento degli stili di vita dovuto all’epidemia da Covid-19, continuiamo a essere tra le città nella situazione più grave", il commento di Luigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso.

"Non cambiano i dati e non cambia neppure la posizione dell’amministrazione cittadina che resta “incollata” al suo mantra sulla sostituzione delle caldaie obsolete, misura sicuramente utile ma che, almeno finora, non pare aver inciso in modo sostanziale".

E ancora:

"Non vorrei che l’enfasi posta da questa amministrazione sulla responsabilità del riscaldamento domestico (in particolare quello da biomassa) nella formazione delle polveri sottili celasse una analisi tra costi e benefici tutta politica e propagandistica. Visto che limitare l’utilizzo degli autoveicoli non è certo vantaggioso a livello elettorale, puntiamo sul riscaldamento perché, al contrario, la concessione di contributi per la sostituzione delle vecchie caldaie non crea certo problemi di consenso, anzi. In fondo è un calcolo scientifico anche questo…

Oltre agli incentivi per la sostituzione delle caldaie c’è bisogno, a mio avviso, di altri interventi.

  1. L’azione dell’amministrazione cittadina sulla Regione perché si faccia carico di una pianificazione appunto su scala regionale di interventi incisivi di contenimento dell’inquinamento atmosferico, interventi che finora in Veneto non si sono visti.
  2. Che anche a livello cittadino si agisca con una pianificazione organica e con interventi strutturali sul doppio nodo della mobilità sostenibile.

Potenziamento del trasporto pubblico urbano (non solo in centro storico) e mobilità condivisa (car-sharing) finora totalmente assente in città sono questioni da affrontare, appunto, con una pianificazione di medio termine che permetta di individuare misure per la riduzione dell’utilizzo degli autoveicoli privati, di verificarne l’effetto e, se necessario di modificarle e integrarle. Di tutto questo c’è bisogno per ridurre l’inquinamento legato ai mezzi di trasporto, in particolare privati, con motori a combustione".

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