A Castelfranco la prima statua in Italia dedicata ai Vigili del Fuoco

Durante la cerimonia è stata intitolata una strada a Bortolo Puliè, ex pompiere e alpino, che nel 1918 salvò la citta da l'espolosione di un deposito di armi.

A Castelfranco la prima statua in Italia dedicata ai Vigili del Fuoco
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"Gli angeli custodi della vita" è titolo della statua  dello scultore Balljana, prima opera in Italia dedicata al lavoro dei vigili del fuoco,  inaugurata giovedì pomeriggio 9 maggio, a Castelfranco Veneto nella Piazzetta Vigili del Fuoco.

L’opera artistica è nata dall’impegno e l’idea del capo distaccamento della città castellana, che si è coniugata con la disponibilità dell’amministrazione comunale con l’arte  dello scultore Carlo Balljana e il sostegno di un industriale. «Quando sono venuti a propormi il lavoro ho subito espresso perplessità -spiega il comandante provinciale, Nicola Micele- dato che a noi non piace autocelebrarci. Se lo chiedete a qualsiasi vigile del fuoco, sono sicuro che ciascuno di noi risponderebbe che salvare persone fa solo parte del nostro lavoro. Poi però ho visto il disegno ed era quello che volevamo, ovvero l'esaltazione dei valori di cui siamo portatori».

L’opera artistica di circa due metri magistralmente interpreta dall’artista "Scultore del Vento e dei Papi" Carlo Balljana su un bozzetto di  Laura Lorenzetto, è stata posizionata in centro storico a pochi passi da piazza Giorgione rappresenta i valori della solidarietà, il soccorso, l'operatività costante nella tutela di tutte le persone.

L'intervento di Sgarbi

«Una idea maturata in due notti - racconta l'artista - e che riassume nel titolo "gli angeli custodi della vita" il compito quotidiano dei vigili del fuoco». Il critico d’arte Sgarbi rivolgendosi con una lettera all’artista ha scritto: «I vigili del fuoco che, per la loro operatività furono chiamati e ancora sono nella pratica funzione, pompieri, hanno la nostra più ampia e maggiore riconoscenza perché non combattono la malvagità colpevole degli uomini, ma il male della natura e del caso».

Una strada alla memoriadi Bortolo Puliè

Alla cerimonia hanno preso parte oltre una forte presenza di cittadini, una rappresentanza delle istituzioni civili e militari e i vigili del fuoco provenienti dal comando locale e da tutta la regione, alla presenza del direttore interregionale Loris Munaro. Nello stesso pomeriggio c'è stato un altro momento importante per i vigili del fuoco, con  l’intitolazione della nuova strada che dalla stazione porta a Via Forche, all'alpino-pompiere Bortolo Puliè, che il 26 gennaio 1918, di fatto salvò la città dalla terribile esplosione del deposito di armi francese, in seguito ad un bombardamento nemico proprio nei pressi dello scalo ferroviario. «Non poteva essere luogo migliore se non questo dove Bortolo Puliè ha salvato una parte della nostra città per ricordarlo dedicandogli una via» - ha affermato il sindaco castellano Stefano Marcon. La giornata si è conclusa con un concerto della banda nazionale del Corpo dei Vigili del fuoco, presso il teatro Accademico con la partecipazione del tenore Francesco Grollo.

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