Permane l'ordinanza

Acqua torbida nell’acquedotto di Vittorio Veneto, divieto di uso a fini alimentari e supermercati presi d'assalto

A causa delle intense piogge degli ultimi giorni, le sorgenti della Val Lapisina, che alimentano l’acquedotto di Vittorio Veneto e altri Comuni limitrofi, hanno subito un fenomeno di torbidità

Acqua torbida nell’acquedotto di Vittorio Veneto, divieto di uso a fini alimentari e supermercati presi d'assalto
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Il divieto di utilizzo dell'acqua dell'acquedotto per fini alimentari a Vittorio Veneto rimane in vigore su tutto il territorio comunale. L'ordinanza, firmata dalla sindaca Mirella Balliana, è stata emessa mercoledì 9 ottobre 2024, in via precauzionale su indicazione dell'Ulss 2 Marca Trevigiana, con l'obiettivo di tutelare la salute pubblica.

Acqua torbida nell’acquedotto di Vittorio Veneto

A causa delle intense piogge degli ultimi giorni, le sorgenti della Val Lapisina, che alimentano l’acquedotto di Vittorio Veneto e altri Comuni limitrofi, hanno subito un fenomeno di torbidità.

Il sindaco Mirella Balliana ha emesso un’ordinanza che vieta temporaneamente l’utilizzo dell’acqua per fini alimentari, a meno che non venga bollita per almeno 15 minuti. La decisione, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell'AULSS 2, è stata presa in via precauzionale in attesa dei risultati delle analisi.

Piave Servizi, in coordinamento con le autorità locali e sanitarie, sta monitorando costantemente la situazione. Sebbene si registri un leggero miglioramento della qualità dell’acqua, le misure precauzionali già adottate rimangono in vigore, come comunicato dall'azienda alle 20 di giovedì 10 ottobre 2024.

L'acqua torbida

In altri Comuni del comprensorio, come Cappella Maggiore, Colle Umberto, Sarmede, Cordignano e altri, il fenomeno è presente, ma con effetti meno significativi rispetto a Vittorio Veneto. Al momento, non si rendono necessarie ulteriori restrizioni per questi Comuni, che sono alimentati da fonti diverse.

Nel frattempo, i cittadini di Vittorio Veneto hanno preso d'assalto i supermercati locali per fare scorta di acqua naturale e minerale. La domanda è stata così elevata che le scorte si sono rapidamente esaurite, rendendo necessario un nuovo approvvigionamento per i punti vendita.

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