Addio a Oliviero Toscani, il ricordo di Benetton: "Continua a sognare"
Autore di campagne pubblicitarie iconiche per United Colors of Benetton, Oliviero Toscani è deceduto lunedì 13 gennaio 2025
Si è spento nelle prime ore di lunedì mattina, 13 gennaio 2025, all’età di 82 anni Oliviero Toscani, celebre fotografo e figura controversa del panorama artistico e pubblicitario italiano. Ricoverato presso l’ospedale di Cecina, Toscani combatteva da mesi contro una malattia terminale, l’amiloidosi, diagnosticata la scorsa estate.
Addio a Oliviero Toscani, il ricordo di Benetton: "Continua a sognare"
Oliviero Toscani ha segnato la storia della fotografia e della comunicazione con il suo stile audace e provocatorio. Autore di campagne pubblicitarie iconiche per United Colors of Benetton, Toscani ha utilizzato la moda come mezzo per affrontare temi sociali di grande impatto, come l’uguaglianza, l’omofobia, la lotta all’Aids e alla pena di morte.
Le sue immagini hanno spesso sollevato accesi dibattiti, dai jeans di “Chi mi ama mi segua” al bacio tra un prete e una suora, fino al ritratto di una donna devastata dall’anoressia. In sessant’anni di carriera, ha lavorato con personalità di fama mondiale, tra cui John Lennon, Andy Warhol, Muhammad Ali e Federico Fellini.
Nel 1982 iniziò la collaborazione con Benetton, un sodalizio che portò alla creazione di campagne pubblicitarie rivoluzionarie.
"Per spiegare certe cose, semplicemente le parole non bastano. Ce l'hai insegnato tu. E detto questo, vi rendiamo omaggio con una foto che ci avete scattato tanti anni fa, nel 1989. Addio Oliviero. Continua a sognare", si legge sulla pagina Facebook dell'azienda.
Fondò inoltre Colors nel 1991, una rivista dedicata alle questioni globali, e nel 1994 diede vita a Fabrica, un centro internazionale di arti e comunicazione con sede a Villorba, progettata dall’architetto giapponese Tadao Ando.
Il cordoglio di Zaia
Anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha espresso il cordoglio per la scomparsa del fotografo:
"L’amiloidosi si è portata via un personaggio capace di caratterizzare un lungo tratto di vita italiana, una mente fervida, anche quando prendeva posizioni controverse, ma sempre con coraggio e mettendoci la faccia".
"Rendiamo onore a una persona geniale – aggiunge Zaia – che ha legato al Veneto lunghi anni della sua attività di fotografo e comunicatore di eccezionale capacità.
Col suo lavoro – conclude Zaia – ha di fatto cambiato i criteri basilari della comunicazione, introducendo idee singolari che, creando dibattito a vari livelli, ha contribuito a fare la fortuna dei marchi per cui ha lavorato. A tutta la sua famiglia e a chi lo ha conosciuto e apprezzato rivolgo le mie più sentite condoglianze".