La cerimonia a New York

Alessandro Benetton vince il Premio 2023 per la sostenibilità agli UNCA Awards

Un riconoscimento che ha rimarcato l'impegno dell'imprenditore italiano nella sfida di uno sviluppo economico all'insegna dell' equità e del rispetto dell'ecosistema terrestre

Alessandro Benetton vince il Premio 2023 per la sostenibilità agli UNCA Awards
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Alessandro Benetton vince il Premio 2023 per la sostenibilità agli UNCA Awards di New York.

Benetton riceve il premio "Global Advocate of the Year 2023"

Un altro grande traguardo per Alessandro Benetton, imprenditore trevigiano fondatore nel 1992 di 21 Invest, un fondo di investimento in medie imprese.

Lo scorso 15 dicembre 2023 l'Unca, Associazione dei Corrispondenti presso le Nazioni Unite, ha assegnato ad Alessandro Benetton il premio come "Global Advocate of the Year 2023" per la sua “dedizione e leadership nella promozione di politiche sostenibili in qualità di Presidente di Edizione SpA, una delle principali holding industriali europee”.

A dare il riconoscimento il Segretario delle Nazioni Unite

Il premio è stato consegnato dal Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha rimarcato l’impegno dell’imprenditore italiano, dal 2022 al vertice di Edizione, nel promuovere la cultura dei principi ESG dell’ONU.

Un ampio portafoglio di attività che spazia in tutto il mondo dalle infrastrutture per la mobilità con Mundys al food retail (Avolta), dall’abbigliamento (United Colors), all’agricoltura, al digitale, portando avanti la sfida di uno sviluppo economico che promuova equità tra uomini e donne e tra generazioni.

Il premio – racconta Guterres– è un riconoscimento all’approccio strategico che Alessandro Benetton ha maturato negli anni applicando gli insegnamenti ricevuti ad Harvard da Michael Porter nelle attività di 21Invest, gruppo europeo di investimenti da lui fondato nel 1992, con cui ha poi aderito, come prima società di private equity al mondo, alla Shared Value Initiative.

Una nuova cultura di impresa sostenibile

Come ha già sottolineato il Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il premio vuole valorizzare l’introduzione di una nuova cultura di impresa sostenibile in Edizione, attraverso iniziative portate avanti da numerose società.

Possiamo ricordare Mundys: Capogruppo infrastrutturale che punta a dimezzare le emissioni proprie entro il 2030, per azzerarle al più tardi entro il 2040.

Un risultato ottenuto a seguito degli obiettivi e degli impegni assunti dalla società in questione per le iniziative attivate sul fronte della decarbonizzazione dell’aeroporto di Fiumicino.

Quest'ultimo ha assunto un ruolo primario a livello globale non solo in termini di qualità del servizio, riconosciuto con le 5 stelle Skytrax e per il 6 anno consecutivo valutato come migliore scalo in Europa, ma anche per progetti strategici di decarbonizzazione.

La cerimonia di consegna

La cerimonia di consegna degli UNCA Awards si è svolta venerdì 15 dicembre 2023 presso Casa Cipriani a New York, in un evento che ha visto tra i protagonisti anche Sharon Stone, scelta come Global Citizen of the Year e Sofia Carson, Global Advocate of the Year per le sue attività come ambasciatrice Unicef.

Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a personalità di alto profilo che lavorano su soluzioni a questioni globali, che vanno dalla risoluzione dei conflitti agli aiuti umanitari, dal controllo delle malattie al cambiamento climatico.

Tra i premiati negli anni anche il presidente Bill Clinton, Richard Branson, Ted Turner, il professor Jeffrey Sachs, Nicholas Cage, Stevie Wonder e Michael Douglas.

Le dichiarazioni di Egle Possetti Presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi

In merito al riconoscimento "Global Advocate of the Year 2023" da parte dell’UNCA assegnato ad Alessandro Benetton lo scorso 15 dicembre 2023, ha voluto fare alcune riflessioni il Presidente del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi Egle Possetti.

Non si può che restare perplessi rispetto alla brevi vie di purificazione: gli azionisti dopo avere letteralmente spremuto le autostrade italiane in concessione, che hanno all’attivo due tragedie come quella di Avellino e Genova, assumono ora il ruolo di filantropi premiati.

Siamo terribilmente perplessi che le vie per il ritorno a candide vesti non passino per la verità, non passino per la giustizia. - Continua Possetti - Dovremmo riflettere tutti sui percorsi che portano ai riconoscimenti, a volte per ottenerli le persone calpestano quello che incontrano, in questi casi immediatamente il valore di quanto ottenuto diventa così flebile che non si percepisce più.

A noi non basta l’impegno in progetti di sostenibilità pur apprezzabili, crediamo che la risonanza di questa notizia strida come il rumore del cemento frantumato del Ponte Morandi sotto il peso degli utili stellari. Nessun premio - sostiene il Presidente -  potrà cancellare quello che è stato, sarebbe necessario molto di più, sarebbe necessario liberare definitivamente il vaso di Pandora che è stato aperto dalla tragedia del ponte Morandi, ma purtroppo questa via al momento sembra sbarrata.

Il tempo verrà, noi e tante persone che hanno a cuore il bene, stiamo lavorando per ottenere quel piccolo “premio” nella nostra vita che si chiama giustizia, che non ci darà nuovamente le nostre famiglie, ma forse potrà salvarne altre.

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