Allarme siccità, l'ordinanza del sindaco di Montebelluna per limitare l’uso dell’acqua potabile
Vietato su tutto il territorio comunale, fino a nuova disposizione, l’uso dell’acqua potabile per usi diversi da quello alimentare e igienico-sanitario.
Allerta siccità, l'ordinanza del sindaco di Montebelluna.
Allarme siccità, l'ordinanza del sindaco di Montebelluna per limitare l’uso dell’acqua potabile
Allerta siccità. Con una ordinanza sindacale, emanata lo scorso 15 giugno, il Comune di Montebelluna ha vietato su tutto il territorio comunale, fino a nuova disposizione, l’uso dell’acqua potabile per usi diversi da quello alimentare e igienico-sanitario.
E’ questo, in sintesi, il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco Adalberto Bordin finalizzata a limitare l’uso indiscriminato di acqua dato il periodo di siccità che sta vivendo il territorio montebellunese e non solo.
LEGGI QUI IL TESTO DELL'ORDINANZA
L’ordinanza accoglie la richiesta di Alto Trevigiano Servizi che, in qualità di Gestore del Servizio Idrico Integrato, ha manifestato ai Comuni soci la necessità di attuare provvedimenti di competenza finalizzati a limitare l'utilizzo dell'acqua potabile per scopi strettamente civili, al fine di preservare l'uso potabile dell’acqua fornita dalla rete acquedottistica gestita dalla Società e fronteggiare le potenziali criticità nella fornitura idrica.
Precisa il sindaco, Adalberto Bordin:
“A causa delle persistenti sfavorevoli condizioni meteo e climatiche, caratterizzate da perdurante scarsità di precipitazioni, si sta verificando un’importante criticità idrica ed una rilevante riduzione dell'apporto idrico dalle sorgenti montane. Questa preoccupante situazione può provocare gravi disagi ed inconvenienti di natura igienico-sanitaria per la popolazione. Per questo, allo scopo di prevenire una più grave situazione di carenza della risorsa idrica, con questa ordinanza intendiamo sensibilizzare la cittadinanza ad intraprendere azioni di contenimento dei consumi e di razionalizzazione degli spechi, prediligendo usi accorti, consapevoli e limitati della risorsa idrica orientati a soddisfare solo i concreti ed essenziali fabbisogni umani”.
Pertanto, fino alla revoca dell’ordinanza, tutti gli utenti del Servizio Idrico Integrato sono tenuti ad un uso estremamente accorto dell'acqua fornita dal pubblico acquedotto e ad impiegare l'acqua fornita dal pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari.
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E’ vietato inoltre impiegare acqua potabile fornita dall’acquedotto pubblico pubbliche e private non essenziali quali: lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio domestico di veicoli a motore; il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili; innaffiare orti e giardini.
L’ordinanza invita inoltre tutti i cittadini ad adottare ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio dell'acqua, come ad esempio:
- riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, ecc.
- installare sui rubinetti dispositivi frangi getto che, mescolando l'acqua con l'aria, consentono di risparmiare risorsa idrica
- impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico
L'inosservanza delle disposizioni è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.