Ennesima predazione

Attacco di lupi in un allevamento di Tarzo, sbranate cinque capre e tre pecore

L’attacco è avvenuto in una zona recintata dove i lupi non erano mai stati avvistati. Cresce la preoccupazione per il futuro delle aziende agricole e delle filiere casearie

Attacco di lupi in un allevamento di Tarzo, sbranate cinque capre e tre pecore
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Un branco di lupi ha attaccato un allevamento a Tarzo, uccidendo cinque capre e tre pecore. Coldiretti denuncia l’ennesima predazione e avverte:

"A rischio l'esistenza degli agricoltori di montagna".

Pericolo lupi a Tarzo

Un branco di lupi ha compiuto l'ennesima predazione, stavolta colpendo l'azienda agricola Merotto Dino a Tarzo, in località Costa, dove sono stati uccisi otto animali, in un terreno recintato.

Questo attacco, avvenuto in una zona dove non erano mai stati avvistati lupi, ha suscitato forte preoccupazione tra gli agricoltori e allevatori locali, i quali temono non solo per la sicurezza del loro bestiame, ma anche per il futuro delle loro attività e del territorio.

"Sono state sbranate cinque capre e tre pecore, in un terreno recintato e in una zona dove non avevamo mai visto il lupo nemmeno di passaggio", spiega il pastore coinvolto. "In questo caso è stato avvistato un branco e quindi si presume che l’attacco ai nostri animali sia stato compiuto almeno da tre lupi".

"La preoccupazione riguarda il proliferare della fauna selvatica e della sua pericolosità, ma soprattutto se noi come coltivatori e allevatori molliamo questo mestiere lo stesso territorio andrà verso il degrado e non ci sarà nessuna fascia di protezione verso i centri abitati".

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Coldiretti lancia l'allarme

Coldiretti Treviso ha subito denunciato l'accaduto, evidenziando che tali attacchi non solo colpiscono duramente le aziende agricole, ma minano l'equilibrio ambientale e sociale delle aree montane, dove la presenza dell’uomo è essenziale per la conservazione del territorio. L'organizzazione si è attivata presso la Polizia provinciale per richiedere un risarcimento all'azienda e ha coinvolto l'Ulss 2 Marca trevigiana per le opportune verifiche.

Nel frattempo, a Bruxelles si discute del futuro dello status di protezione del lupo, con una proposta di declassamento della sua tutela da rigorosa a semplice. Un cambiamento che Coldiretti definisce un "passo avanti", in quanto permetterebbe una gestione più efficace dell'aumento della popolazione di lupi, considerata ormai fuori controllo.

I dati

Secondo Coldiretti, ogni anno gli attacchi dei lupi provocano la morte di migliaia di animali da allevamento in Italia, causando gravi danni economici. Negli ultimi dieci anni, il fenomeno ha contribuito alla chiusura di 800 stalle e all’uccisione di circa 65.000 pecore, capre e agnellini. Il progressivo abbandono di queste attività, avverte Coldiretti, minaccia anche il futuro delle filiere casearie, risorsa economica cruciale per molte comunità rurali.

Il monitoraggio più recente stima la presenza di circa 3.300 lupi in Italia, di cui 950 nelle regioni alpine e 2.400 nel resto del Paese. Gli avvistamenti nelle aree urbane e antropizzate non sono più rari, e con essi aumenta l'allarme tra i cittadini.

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