Autovelox non omologato a Treviso, la Cassazione annulla la multa
Il caso dell'avvocato trevigiano Andrea Nalesso potrebbe aprire la strada a tanti altri ricorsi
Un punto a favore degli automobilisti nella battaglia contro gli autovelox viene segnato a Treviso, dove la Cassazione ha dato ragione all'avvocato Andrea Nalesso per una multa per eccesso di velocità emessa quattro anni fa da un autovelox non omologato.
Autovelox non omologato a Treviso, la Cassazione annulla la multa
Andrea Nalesso, avvocato di Treviso, multato quattro anni fa, ha visto il suo ricorso accettato dopo che la Cassazione ha confermato che l'autovelox non aveva l'omologazione richiesta.
La multa era stata emessa per un lieve superamento del limite di velocità sulla tangenziale di Treviso: 7 chilometri orari in più rispetto ai 90 consentiti.
Il ricorso dell'avvocato è stato accettato e la sentenza della Suprema Corte potrebbe aprire la strada a una serie di possibili contestazioni, che potrebbero impattare pesantemente le casse pubbliche.
La sentenza ha infatti evidenziato la sottile ma fondamentale differenza tra omologazione e autorizzazione del Ministero dei Trasporti. Entrambe sono necessarie affinché le multe siano valide.
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha espresso preoccupazione per il possibile impatto su altri Comuni in Italia e ha chiesto al ministro Salvini una soluzione rapida.
"Tutti gli autovelox di Italia sono autorizzati dal Ministero - ha dichiarato il sindaco Mario Conte al TGR Veneto - ma non sono omologati. Questo perché non sono ancora stati stabiliti i principi e i criteri di omologazione.
Siamo preoccupati dal punto di vista della sicurezza stradale, perché verrebbero meno i fondi destinati al rifacimento delle strade, e soprattutto non vorremmo incorrere in continui ricorsi che porterebbero un danno all'ente e soprattutto il Paese Italia non fa una bella figura".
Nel frattempo, gli autovelox rimangono attivi, ma si attende una risoluzione entro 90 giorni. La città di Treviso rischia di perdere circa 6 milioni di euro all'anno a causa di questa situazione.
Sul caso si è espresso anche il Presidente di Adiconsum, Davide Cecchinato, che ha accolto con soddisfazione la decisione della Cassazione riguardante gli autovelox. La chiarezza fornita dalla sentenza, ha detto Cecchinato, è stata attesa da tempo e rappresenta il risultato dei numerosi ricorsi presentati in passato. Cecchinato ha poi consigliato di fare ricorso nel caso in cui si sia certi che un impianto sia solo autorizzato anziché omologato.
Ha inoltre sottolineato l'importanza della sicurezza stradale e la necessità di aumentare i controlli fisici sulle strade. Ha ribadito che il rispetto delle regole da parte degli automobilisti e degli enti locali è essenziale per garantire la legalità, evitando così conflitti e garantendo certezza del diritto e delle sanzioni.
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