Continue aggressioni

Baby gang sui bus MOM tra Conegliano e Pieve di Soligo, la paura degli autisti. Zaia: "Servizio a rischio, intervenire con rigore"

L'azienda ha inviato una comunicazione ufficiale alla Prefettura e alla Questura di Treviso per chieder di intervenire

Baby gang sui bus MOM tra Conegliano e Pieve di Soligo, la paura degli autisti. Zaia: "Servizio a rischio, intervenire con rigore"
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E' un fenomeno crescente e preoccupante quello delle aggressioni da parte delle baby gang in tutto il Veneto e nella Marca. Negli ultimi mesi sono sempre più frequenti gli episodi di violenza che si verificano nelle piazze, alle fermate degli autobus e sui mezzi pubblici. Vittime altri coetanei o adulti che cercano di richiamare all'ordine i giovani violenti, come nel caso degli autisti MOM che spesso vengono aggrediti verbalmente e fisicamente durante il turno di lavoro.

Baby gang sui bus MOM tra Conegliano e Pieve di Soligo

La situazione è ormai insostenibile soprattutto per gli autisti, che spesso sono presi di mira dai bulli e sono vittime di aggressioni verbali e fisiche.

E' quanto succede nel turno pomeridiano dalle 16 alle 20, sugli autobus MOM delle linee extraurbane 131, 132 e 133 che vanno da Conegliano a Pieve di Soligo, si scatena una vera e propria bolgia.

Colpa di alcuni giovani che fanno parte di una baby gang, i quali si rendono protagonisti di episodi di violenza che ultimamente sono sempre più frequenti.

Gli autisti della società di trasporti Mom, "Mobilità di Marca", sono ormai esasperati e vivono nella paura. La situazione continua a peggiorare al punto che l'azienda ha inviato una comunicazione ufficiale alla Prefettura e alla Questura di Treviso per chiedere di intervenire.

Autista del bus preso a pugni... per uno scambio di persona

Un episodio emblematico, ma purtroppo non isolato, è avvenuto a gennaio 2024 a Pieve di Soligo, proprio su un autobus della linea 132.

Protagonista della sconcertante vicenda è un ragazzo straniero di 17 anni, che dopo essere salito sul bus alla fermata di piazza Vittorio Emanuele, ha aggredito violentemente l'autista colpendolo con calci e pugni.

L'aggressore sarebbe salito sull'autobus con l'intenzione di picchiare un autista con cui avrebbe avuto un litigio il giorno precedente, mercoledì 17 gennaio 2024. Ma alla guida del mezzo della linea 132 che collega Conegliano a Valdobbiadene, ieri mattina si trovava un altro conducente, si sarebbe quindi trattato di uno scambio di persona.

Zaia: "Servizio a rischio, intervenire con rigore"

Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente Zaia, che ha espresso la propria solidarietà agli autisti interessati

“Il fenomeno dell’imperversare dei bulli, o baby gang, sui mezzi pubblici, come nel caso di Mom a Treviso, o sulle pubbliche piazze e vie, ha raggiunto livelli intollerabili. La protesta degli autisti di Mom ne è un inequivocabile segnale. Serve intervenire con rigore, aumentare ove possibile i controlli, sui mezzi come a terra, serve anche applicare misure con carattere di deterrenza. Va fatto capire a questi ‘signorini’ che ciò che fanno non sono bravate ma reati, con le relative eventuali conseguenze sul piano sanzionatorio. Non possiamo permettere che il servizio pubblico per i cittadini sia penalizzato per le minacce e la violenza di pochi elementi”, ha dichiarato Zaia.

Gli autisti hanno tutta la mia solidarietà – aggiunge il Governatore – perché è impensabile che dei lavoratori di un servizio pubblico debbano trovarsi nella condizione di rischiare la loro incolumità. Queste baby gang vanno rese quanto prima inoffensive, attraverso controlli asfissianti e qualsiasi azione dissuasiva ragionevolmente attuabile. Una volta presi, e questo vale per loro come per tutti gli altri che si comportano così un po’ ovunque, vanno messi di fronte alle loro responsabilità e, se non punibili, vanno coinvolte le famiglie, che potrebbero, ad esempio, chiamate a risarcire i danni materiali o quelli fisici procurati dai loro pargoli”.

“E’ anche grave – conclude – che questa piccola minoranza possa incidere sul giudizio collettivo sui giovani. La stragrandissima maggioranza dei ragazzi veneti, onesti, studiosi, per bene, merita anch’essa di essere difesa”.

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