Giovani protagonisti

Banca delle Terre Venete e Istituto Agrario Sartor presentano i risultati del progetto sul Radicchio Variegato di Castelfranco

Si inserisce tra gli 8 progetti di formazione professionale che la Banca ha deciso di sostenere, con un plafond complessivo pari a 200 mila euro, nei propri territori di competenza, con l’obiettivo di valorizzare i giovani, salvaguardare la biodiversità.

Banca delle Terre Venete e Istituto Agrario Sartor presentano i risultati del progetto sul Radicchio Variegato di Castelfranco
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La valorizzazione del territorio passa anche dalla salvaguardia delle sue colture tradizionali e dall'impegno nei confronti delle giovani generazioni e della loro formazione. Forte di questa convinzione Banca delle Terre Venete, Credito Cooperativo del Gruppo Iccrea, ha sostenuto il progetto dell’I.S.I.S.S. “Domenico Sartor” per il recupero di una varietà storica di Radicchio Variegato di Castelfranco, che differisce per molti aspetti e tipicità da quelle attualmente più diffuse nel mercato.

Progetto “Recupero e gestione sostenibile del radicchio variegato di Castelfranco - selezione varietà antiche”

L’iniziativa, che prende il titolo di “Recupero e gestione sostenibile del radicchio variegato di Castelfranco - selezione varietà antiche”, è stata realizzata a partire dall’inizio dell’anno scolastico ed è tuttora in corso. Si inserisce tra gli 8 progetti di formazione professionale che la Banca ha deciso di sostenere, con un plafond complessivo pari a 200 mila euro, nei propri territori di competenza, con l’obiettivo di valorizzare i giovani, salvaguardare la biodiversità, preparare figure capaci di accelerare la trasformazione digitale del tessuto produttivo e di soddisfare i fabbisogni occupazionali dei suoi distretti industriali. I risultati del progetto sono stati presentati oggi a Castelfranco nella sede centrale dell’Istituto Agrario alla presenza, tra gli altri, del Dirigente Scolastico Antonella Alban, del Vice Presidente Vicario di Banca delle Terre Venete Pietro Pignata, di Francesco Scariolo, ricercatore del Laboratorio di Genetica e Genomica Agraria del Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova e di Chiara Santinello per il Consorzio Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP. A sei mesi dall’avvio del progetto, che interessa circa 40 studenti delle classi quarte, l’Istituto sta realizzando un modello produttivo innovativo e replicabile che parte dalla formazione permanente degli alunni nell’ambito della filiera del radicchio, attraverso la frequenza a corsi pomeridiani che vedono il coinvolgimento di docenti dell’I.S.I.S.S. “Domenico Sartor”, di tecnici del Consorzio di Tutela del Radicchio e di alcuni produttori locali. Fulcro del progetto è la coltivazione di una varietà antica del radicchio castellano selezionata e custodita all’interno dell’Istituto, nonché sottoposta a caratterizzazione genetica grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Agronomia dell’Università di Padova. Di anno in anno, le piante che presentano le peculiarità morfologiche idonee vengono lasciate andare a seme, al fine di garantire la conservazione della linea genetica. Da qui il terzo e ultimo obiettivo, che consiste nella valorizzazione del radicchio castellano attraverso la realizzazione di una microfiliera locale che vede il coinvolgimento delle attività ristorative, degli Enti e delle Istituzioni più rappresentative dell’area. Tra le iniziative in corso, la realizzazione di un impianto pilota di imbianchimento dotato di un sistema di recupero dell’acqua, che permetterà di salvaguardare le caratteristiche organolettiche che contraddistinguono il prodotto.

Un pezzo di storia del territorio

“Il nostro Istituto bancario ha sostenuto con grande entusiasmo questo progetto, i cui risultati premiano l’impegno e la dedizione di studenti e docenti che si stanno applicando per la salvaguardia del radicchio variegato, non soltanto una varietà antica da tutelare ma un tratto distintivo della storia del nostro territorio - sottolinea Pietro Pignata, Vice Presidente Vicario di Banca delle Terre Venete -. È bello che siano proprio i giovani a prendersi cura della biodiversità, allacciando attraverso questa iniziativa un ponte tra passato e futuro, natura e tecnologia, tradizione e innovazione. Del resto, è proprio questa l’originaria vocazione della nostra Banca, da sempre impegnata a creare valore economico, sociale e culturale a beneficio della comunità, a promuovere la partecipazione attiva dei giovani nei percorsi di innovazione con particolare attenzione e sensibilità ai bisogni della scuola”.

Un progetto che mette al centro i giovani

“Punto di forza di questo progetto è che mette al centro gli studenti - dichiara Antonella Alban, Dirigente Scolastico
dell’I.S.I.S.S. “Domenico Sartor” -. L’Istituto Agrario ricade infatti in un contesto territoriale nel quale il radicchio
rappresenta una delle colture agricole più rinomate, grazie anche alle particolari condizioni pedoclimatiche che permettono di ottenere prodotti d’eccellenza. Da qui la necessità di preparare i futuri tecnici dotandoli di competenze specifiche, in un territorio in cui tali competenze possono rappresentare un’importante opportunità lavorativa per questi ragazzi, anche attraverso la proficua collaborazione già avviata tra l’Istituto ed il Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP”.

"Salvaguardare, preservare e valorizzare le varietà locali"

“Da parte nostra - afferma Francesco Scariolo, ricercatore del Laboratorio di Genetica e Genomica Agraria del Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova - il progetto prevede la caratterizzazione genetico-molecolare della varietà Sartor, per determinare la sua unicità rispetto ad alcune popolazioni di riferimento già in commercio e questo verrà fatto utilizzando marcatori molecolari ottenibili attraverso tecniche di sequenziamento di nuova generazione. L’iniziativa - aggiunge - si basa sull’idea di salvaguardare, preservare e valorizzare le varietà locali come prodotti legati alla cultura del territorio, ma anche come preziose fonti di risorse genetiche per l’identificazione e lo sfruttamento di tratti di resilienza. Una caratteristica importante in un’ottica di agricoltura sostenibile, sia per quanto riguarda la produzione che l’impatto ambientale”.

Una lungimirante attività formativa

“Si conclude con soddisfazione la prima edizione del corso rivolto agli studenti dell'I.S.I.S.S. Sartor. Questa iniziativa ha trovato subito pieno appoggio da parte del Consorzio di Tutela e Promozione del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco quando un'azienda socia lo ha presentato chiedendo la collaborazione per la messa in pratica. Grazie all'apertura del mondo scolastico, sempre attento alle possibilità di collaborazione, che ha sapientemente coinvolto la Banca delle Terre Venete abbiamo visto realizzata questa lungimirante attività formativa che ci auguriamo possa continuare negli anni per rispondere alle esigenze di incontro tra il mondo della scuola, le eccellenze tipiche del nostro territorio e la voglia di innovazione delle nostre aziende agricole” sottolinea Chiara Santinello per il Consorzio Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP.

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