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Cammino delle Colline del Prosecco, posata la prima pietra del ponte sul Campea. Zaia: "Sarà il nostro Santiago de Compostela"

Il progetto rappresenta un fondamentale e strategico collegamento di continuità del percorso a tappe che unisce da ovest ad est le Colline.

Cammino delle Colline del Prosecco, posata la prima pietra del ponte sul Campea. Zaia: "Sarà il nostro Santiago de Compostela"
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La passerella ciclopedonale sul torrente Campea, tra i comuni di Farra di Soligo e Follina che ne hanno sovvenzionato la progettazione, sarà realizzata da Veneto Strade e finanziata dalla Regione del Veneto.

Cammino delle Colline del Prosecco, posata la prima pietra del ponte sul Campea. Zaia: "Sarà il nostro Santiago de Compostela"

Questa mattina, lunedì 12 settembre 2022, si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra della passerella ciclopedonale sul torrente Campea, tra i comuni di Farra di Soligo e Follina. L’opera, finanziata da Regione Veneto (circa 200 mila euro) e realizzata da Veneto Strade, è stata fortemente voluta e condivisa tra le due amministrazioni comunali che ne hanno finanziato la progettazione - ed è inserita nell’itinerario storico naturalistico del Cammino delle Colline del Prosecco che, per 51 chilometri e in 4 tappe, unisce da ovest a est le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che l’UNESCO ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità nel 2019.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione di autorità e istituzioni, è stata presieduta da: Luca Zaia – Presidente della Regione del Veneto; Marina Montedoro – Presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene; Marco Taccini - Presidente di Veneto Strade; Mattia Perencin - Sindaco del Comune di Farra di Soligo e Paola Carniello – Assessore del Comune di Follina.

"Ponte dell'Umanità": i commenti dei protagonisti

Si chiamerà “Ponte dell’Umanità” e unirà le due sponde del torrente Campea tra i Comuni di Farra di Soligo e Follina, rendendo così possibile la piena fruizione del “Cammino delle Colline del Prosecco”, un itinerario ciclopedonale di poco più di 50 chilometri con partenza da Vidor e arrivo a Vittorio Veneto, attraverso quanto di meglio possono offrire le Colline del Prosecco, Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’intervento sarà concluso a febbraio.

“Il progetto di questa ciclopedonale – ha detto il Governatore – è quanto di meglio per celebrare il Patrimonio dell’Umanità di queste straordinarie colline, rendendole fruibili in maniera slow attraverso 53 chilometri di boschi, pendii e vigneti. Proprio quel laboratorio di sostenibilità che tutti vogliamo sia questo territorio. Questa ciclopedonale sarà la nostra via di Santiago de Compostela, un elemento di sviluppo dell’offerta turistica ecocompatibile che già oggi conta 250 mila turisti l’anno, il 66% dei quali stranieri, ma che in alcuni anni può arrivare a un milione 250 mila”.

“La posa della prima pietra – ha proseguito Zaia - rappresenta un tassello importante all’interno del Cammino Unesco e dimostra che facendo squadra tra istituzioni e associazioni, imprese e comunità è possibile continuare a compiere passi importanti per tutta la realtà delle Colline Patrimonio dell’Umanità. La passerella ciclopedonale, infatti, sarà una infrastruttura strategica che oltre ad unire le sponde di Farra di Soligo con Follina sarà determinante anche in termini turistici, integrando un percorso con un così ricco valore storico e religioso e con bellezze naturalistiche e paesaggistiche uniche al mondo. Il Cammino rappresenta perfettamente l’idea di turismo lento, un viaggio alla scoperta di valli, torrenti, boschi, vigneti, prati, colline. Un vero spettacolo della natura, da vivere passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, in un continuo saliscendi. E questa pietra, che simboleggia l’avvio di questa infrastruttura, rappresenta una tappa storica che contribuirà a diffondere la conoscenza dell’intero patrimonio legato a tutta questa realtà, riconosciuta dall’Unesco come un unicum a livello mondiale”.

“L’opera che inauguriamo oggi - interviene Marina Montedoro - è un’infrastruttura fondamentale non solo per dare continuità al Cammino che attraversa le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ma anche per collegare i comuni di Farra e Follina facilitando chiunque desideri camminare o andare in bici sulle nostre Colline. Ecco perché rappresenta un simbolo per lo sviluppo di quel turismo lento e sostenibile che vogliamo diventi protagonista in questo Patrimonio dell’Umanità. Non possiamo che essere grati alla Regione e al Presidente Luca Zaia per l’impegno e l’attenzione verso il nostro territorio e, non da ultimo, alle amministrazioni comunali di Farra e Follina che ci hanno creduto fino in fondo e senza le quali non sarebbe stato possibile tutto ciò. Questa prima pietra è la dimostrazione che insieme possiamo davvero realizzare piccole e grandi cose utili alla crescita di un territorio e al bene comune”.

“Sono molto felice che Veneto Strade si occupi anche di opere "minori" come questa passerella ciclopedonale – aggiunge Marco Taccini. È un'opera minore per costi e dimensioni rispetto a quelle che normalmente vengono realizzate dalla società, ma è un lavoro molto importante per quello che rappresenta per il Cammino delle Colline del Prosecco. Un'opera culturale profondamente legata al territorio”.

Un progetto dello scrittore Giovanni Carraro

Il Cammino delle Colline del Prosecco, progettato dallo scrittore Giovanni Carraro, va proprio in questa direzione: in particolare il tracciato inizia da Vidor, si snoda attraverso Colbertaldo, le alture meridionali di Valdobbiadene, Col San Martino, le Vedette di Farra di Soligo, Premaor di Miane, i Tre Ponti di Follina, l’area di Cison con Zuel di Qua e di Là, Arfanta, Tarzo, Nogarolo, per giungere a Serravalle. Attualmente il passaggio dal Sentiero delle Vedette, che scende verso il fiume Soligo, nel Comune di Farra, alla località Tre Ponti, nel Comune di Follina, è rappresentato da un guado sul greto del torrente Campea, utilizzabile in sicurezza soltanto in periodi di secca. Per questo la realizzazione della nuova passerella ciclopedonale rappresenta un fondamentale e strategico collegamento perché si collocherà in un punto fondamentale per dare continuità all’intero percorso tra Vidor e Vittorio Veneto.

L’opera ha previsto un attento studio strutturale ed architettonico, in modo da inserirsi nell’ambito naturalistico in modo armonioso e in modo da ridurre al minimo la manutenzione. Inoltre punta ad incrementare quel turismo slow e ciclo-pedonale, che rappresenta un modello di fruizione del territorio per i prossimi anni.

“La nostra amministrazione – commenta il Sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin - ha messo tutto l’impegno possibile perché quest’opera, che i nostri cittadini, gli escursionisti e tutti gli amanti delle nostre colline stavano aspettando da oltre 30 anni, fosse realizzata. Finalmente tutti coloro che amano fare escursioni, andare in bici, viversi lentamente il territorio potranno godere di questi sentieri in modo ancora più piacevole e continuativo. Il comune di Farra ci ha creduto fino in fondo e, con il comune di Follina, ha finanziato la progettazione del ponte che, grazie alla forte volontà del Presidente Zaia e alla Regione del Veneto, che ha finanziato l’opera, prenderà vita. Siamo davvero orgogliosi di essere qui oggi, e vedere che il primo passo è stato compiuto”.

“L'amministrazione del comune di Follina – conclude Paola Carniello, Assessore del Comune di Follina - accoglie con entusiasmo la posa della prima pietra del Ponte sul Campea. Dopo tanti anni un sogno di molti si sta avverando. Era il 2015 quando con le amministrazioni di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Miane e diverse associazioni del territorio ci siamo trovati per confrontarci su questo ponte che, già al tempo, era nei pensieri da anni. Un ponte di collegamento, utile per itinerari turistici ma anche per le tante associazioni sportive e non che promuovono e vivono il nostro bel territorio. Un grazie sentito all'associazione Colline Unesco per aver scelto che il cammino passasse per quel luogo così da far diventare un sogno realtà”.

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