I motivi della rottura

Chiara Ferragni scaricata da Community, l'agenzia trevigiana da lei ingaggiata dopo lo scandalo del Pandoro

L'agenzia era incaricata di ripristinare la sua immagine dopo il caso Balocco, ma l'influencer non avrebbe seguito la dettagliata strategia proposta

Chiara Ferragni scaricata da Community, l'agenzia trevigiana da lei ingaggiata dopo lo scandalo del Pandoro
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Anche l'agenzia trevigiana Community, ingaggiata per rilanciare l'immagine dell'influencer dopo il Pandoro, ha abbandonato Chiara Ferragni. Secondo alcune indiscrezioni alla base della rottura ci sarebbe la mancata applicazione della strategia proposta dall'agenzia da parte dell'influencer.

Chiara Ferragni scaricata anche da Community

Dopo lo scandalo del Pandoro (che si è allargato anche alle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e la vendita della bambola Trudi), Chiara Ferragni ha deciso di affrontare la grave crisi di reputazione ingaggiando un'agenzia di comunicazione trevigiana, Community.

Il compito di questa agenzia era limitare la perdita di follower e offrire consigli su come ritornare in auge sul web dopo il duro colpo.  Tuttavia, a pochi mesi di distanza la collaborazione con l'agenzia si è conclusa pochi giorni fa.

Chiara Ferragni

L'ennesima rottura per la 36enne che da dicembre ha visto chiudere diverse collaborazioni: da ultimo quella con la Pantene, di cui era testimonial dal 2016, ma prima ancora anche Coca-cola e Safilo.

L'agenzia trevigiana ingaggiata dopo il Pandoro-gate

Community è una delle agenzie di comunicazione più rinomate del Paese (prima in Italia e quarta in Europa) e specializzata in gestione delle crisi d’immagine. All'inizio del 2024, Chiara Ferragni ha deciso di affidarsi a loro per ripristinare la sua immagine dopo lo scandalo del "Pandoro Gate" e dopo i 20 giorni di silenzio social.

Il ritorno sui social

Community, che in passato ha affrontato le crisi di Parmalat, Ilva, Standard & Poor's, il crollo del Ponte Morandi, la Juventus e il caso Calciopoli, era stata parte fondamentale della squadra messa insieme dalla Ferragni e dal suo team per affrontare l'improvviso calo di popolarità sia tra i suoi follower che tra le aziende.

Da quanto si apprende, la partnership tra l'influencer e Community sarebbe giunta a termine per una divergenza di visione tra l'agenzia e Ferragni. Pare che Community avesse elaborato una strategia precisa per riabilitare l'immagine di Ferragni dopo la sentenza del tribunale di Torino, ma che l'influencer non l'abbia mai messa in pratica, optando invece per un approccio diverso.

Community

Community è stata fondata nel 2001 da Auro Palomba, imprenditore veneto e attuale CEO dell'azienda. Dopo 15 anni al Giornale di Indro Montanelli, Palomba diventa direttore della comunicazione in istituzioni finanziarie.

Auro Palomba (foto da LinkedIn)

Nella sua biografia sul sito di Community viene descritto così:

Inizia come giornalista economico al Giornale di Indro Montanelli, dopo 15 anni cambia mestiere e diventa direttore della comunicazione in istituzioni finanziarie. Nel ‘99 crea con Maurizio Costanzo e Alessandro Benetton la Maurizio Costanzo Comunicazione.

Nel 2001 si separa e fonda Community, da più di 20 anni azienda leader nel mondo del reputation management. Impegnato in prima linea nelle più complesse operazioni straordinarie del nostro Paese, ha contribuito a costruire, gestire e difendere la reputazione di importanti famiglie imprenditoriali italiane e di grandi gruppi internazionali, finanziari e industriali.

Oggi è CEO di Community Società Benefit, membro dell’Advisory board di Save The Children Italia e del Consiglio Direttivo di Fondazione FAIR, docente di comunicazione e fa parte della Consulta degli Esperti della Presidenza della Commissione Finanze della Camera.

Nel 2022 è stato l’unico professionista italiano presente nella top ten della classifica “Top PR Consultants” per l’area EMEA (Europa, Middle East e Africa) redatta da MergerLinks, nel 2019 ha vinto il premio come miglior comunicatore strategico nell'ambito de Le Fonti Awards. Nel 2017 ha vinto il premio come Professionista dell’anno nella categoria “Financial PR” all'interno dei Financecommunity Awards. È anche stato presidente dei Piccoli Azionisti del Milan dal 2019 al 2023".

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