Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, presentato il Primo Rapporto di Sostenibilità
Durante l'evento, inoltre, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti del consorzio e i sindaci dei 15 comuni del Conegliano Valdobbiadene: un passo avanti verso il Patto del Territorio
Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG prosegue il suo impegno nell'ambito della sostenibilità, adottando uno strumento di analisi e pianificazione e compiendo il primo passo verso il Patto del territorio, in collaborazione con i 15 sindaci del Conegliano Valdobbiadene. Il Primo Rapporto di Sostenibilità della Denominazione è stato presentato lunedì 29 gennaio 2024 presso Villa dei Cedri a Valdobbiadene.
Presentato il Primo Rapporto di Sostenibilità
Presso Villa dei Cedri a Valdobbiadene, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ha presentato la prima edizione del Rapporto di Sostenibilità della Denominazione.
Curato dal CIRVE (Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura e enologia), con la guida del professor Eugenio Pomarici, il rapporto è stato illustrato alla presenza di importanti figure istituzionali come il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Senatore Luca De Carlo.
“Siamo estremamente orgogliosi di aver raggiunto questo nuovo traguardo della nostra denominazione”. afferma Elvira Bortolomiol, Presidente del Consorzio di Tutela. “Dalla sua istituzione il Consorzio lavora con attenzione all’impatto ambientale, economico e sociale che la produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG esercita sul territorio.
Dopo il percorso virtuoso del Protocollo viticolo, che ha accompagnato i viticoltori e tutti gli attori della denominazione verso un approccio più sostenibile nella conduzione del vigneto atto alla produzione del nostro spumante, dopo gli ultimi anni di sfide ambientali ed economiche incalzanti, presentiamo la prima edizione del nostro rapporto di sostenibilità, uno strumento utile a fotografare i numerosi passi avanti compiuti dalla Denominazione e a fornirci i punti cardinali per individuare con maggiore precisione il percorso che ci aspetta come produttori e come parte di una comunità dinamica e attiva. Inoltre, è l’Europa stessa che ci chiede di essere ricettivi verso esigenze ambientali ormai non più procrastinabili".
È proprio l’Onorevole Paolo De Castro, Vice presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo che aggiunge e commenta:
“Le discussioni che, a livello europeo, hanno portato all’approvazione del nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità si sono sempre incardinate su quattro pilastri: dal rafforzamento del ruolo dei consorzi, a beneficio dei quali abbiamo inserito nuovi poteri, alla maggiore protezione, anche nel sistema dei domini internet e quando le IG sono utilizzate come ingredienti, dalla semplificazione, con tempi certi per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione, alla trasparenza, con l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi Dop e Igp il nome del produttore, e sostenibilità.
Ed è su questo ultimo punto che voglio concentrarmi, plaudendo agli sforzi che il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ha messo in campo per anticipare il testo legislativo, dimostrandosi ancora una volta precursore nelle innovazioni, in particolare in termini di sostenibilità.
Lasciatemi sottolineare come la natura stessa delle IG e la loro tradizione secolare confermano come questi prodotti siano sostenibili di per sé. Tuttavia, serve uno sforzo maggiore per potere meglio comunicare ai consumatori l’impegno quotidiano dei nostri viticoltori e produttori: per questo abbiamo insistito per prevedere all’interno del nuovo Regolamento la richiesta di elaborazione da parte dei consorzi di un rapporto di sostenibilità che spieghi ciò che svolgono in termini di sostenibilità ambientale, economica, sociale e di rispetto del benessere animale.
L’adesione convinta e anticipata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG a questa iniziativa è la riprova di come la sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi resti alla base del sistema delle indicazioni geografiche, ormai divenute un vero patrimonio economico, sociale e politico europeo”.
Sostenibilità economica, sociale e ambientale: le buone pratiche
Il rapporto documenta le attività del sistema Denominazione, evidenziando diversi punti cruciali riguardanti la sostenibilità ambientale, economica e sociale della Denominazione, tra cui:
- gestione sostenibile del vigneto e uso controllato dei prodotti fitosanitari;
- aumento della superficie vitata certificata SQNPI;
- salvaguardia della biodiversità e tutela del paesaggio;
- effetti positivi sulla salute e sicurezza della comunità e dei lavoratori;
- sostenibilità sociale promossa dal ricambio generazionale.
Allo stesso tempo, vengono presentati i metodi di lotta integrata come la confusione sessuale, adottata da circa il 22,3% delle cantine spumantistiche e dal 7,9% delle aziende viticole, insieme a tecniche di difesa che stimolano i processi naturali delle piante.
Tra queste tecniche vi sono i biostimolanti e i corroboranti. I biostimolanti, utilizzati dal 31,4% delle cantine spumantistiche e dal 21% delle aziende viticole, favoriscono un migliore assorbimento e utilizzo dei nutrienti, migliorando la resistenza alle condizioni ambientali estreme come la grandine e migliorando la qualità delle coltivazioni. I corroboranti, ottenuti da fonti naturali, sono adoperati dal 26,45% delle cantine spumantistiche e dal 21% delle aziende viticole per potenziare le difese naturali delle piante contro parassiti e organismi nocivi, riducendo così la necessità di trattamenti con prodotti fitosanitari nei vigneti.
Il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, attraverso il suo impegno per la tutela e la promozione del prodotto, si conferma come un pilastro dell'industria vinicola italiana, contribuendo alla valorizzazione del territorio e alla crescita sostenibile della comunità locale.
Il rapporto di sostenibilità, redatto con riferimento agli Standard GRI, rappresenta un importante passo verso una maggiore trasparenza e responsabilizzazione delle organizzazioni, promuovendo la conoscenza e la diffusione delle pratiche sostenibili a livello globale.
Un passo avanti verso il Patto del Territorio
Durante l'evento di presentazione del primo Rapporto di sostenibilità del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti del consorzio e i sindaci dei 15 comuni del Conegliano Valdobbiadene. Questo incontro ha segnato l'inizio di un percorso verso la definizione di un Patto del Territorio.
Dopo la presentazione del percorso verso il Patto del Territorio da parte della Presidente Elvira Bortolomiol e del direttore Diego Tomasi, si è tenuto il dibattito "Rigenerare il presente, ripensare il futuro". Durante questo dibattito si è sottolineata l'importanza delle relazioni nel generare soluzioni positive dal punto di vista economico e sociale, insieme all'impegno concreto verso gli obiettivi del territorio.
"Come Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, rappresentante di molte realtà produttive e di migliaia di viticoltori," afferma la Presidente Elvira Bortolomiol, "abbiamo deciso di aprire un nuovo spazio di dialogo, un primo passo verso un vero Patto del Territorio. Crediamo che l'ascolto delle esigenze del territorio, la condivisione degli obiettivi e il costante confronto siano fondamentali per affrontare insieme il futuro del Conegliano Valdobbiadene".
Il Consorzio propone alle amministrazioni alcuni punti di collaborazione, tra cui la condivisione degli obiettivi e degli strumenti da adottare, l'impegno reciproco su diversi fronti come la tutela ambientale, l'innovazione nel settore viticolo, la mobilità sostenibile e l'efficientamento energetico delle produzioni.
Inoltre, si propone una campagna di comunicazione per sensibilizzare il territorio sull'importanza della sostenibilità ambientale legata al vigneto, la conservazione e il miglioramento delle risorse ambientali, la valutazione dell'impronta carbonica dell'attività vitivinicola e l'inclusione sociale attraverso percorsi formativi volti all'occupazione nelle aziende del settore.