Cyberbullismo, i nostri figli sono in pericolo, l'orco arriva da Internet

Ricerca sul rapporto fra ragazzi e il mondo virtuale. A Montebelluna tre serate dedicate al bullismo, sabato 30 la prima in Biblioteca

Cyberbullismo, i nostri figli sono in pericolo, l'orco arriva da Internet
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Cyberbullismo, i nostri figli sono in pericolo, l'orco arriva da Internet. Il web e i social network fanno parte della nostra vita almeno da un decennio. Non sono soltanto uno strumento di lavoro per gli adulti o di svago per i giovani, ma una componente fondamentale delle nostre giornate nonostante nasconda infiniti rischi rischi. Lo certifica anche la ricerca di «Telefono Azzurro-Doxa Kids» sul rapporto fra i ragazzi e il web, presentata a Milano dal presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, alla presenza del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Marco Bussetti.
Dallo studio, tra gli altri dati, emerge che il 60% dei ragazzi fra i 12 e i 18 anni passa più di due ore al giorno su social e chat, mentre il 4% è costantemente connesso. Solo il 35% vi trascorre un'ora o meno al giorno. Incontrare online contenuti negativi succede al 66% dei ragazzi. Il 32% vede immagini o video violenti e il 43% si dichiara molto impressionato dalle immagini drammatiche. E ancora: il 25% incontra contenuti che incoraggiano a giocare o scommettere soldi, il 23% immagini e video sessualmente espliciti.
L’evento informativo si inserisce nel contesto del «Safer Internet Day», che è stato «celebrato» qualche settimana fa, giungendo alla sua 16ª edizione. Da un lato la rete e le nuove tecnologie sono sicuramente un modo utilizzato dai ragazzi per comunicare e imparare, dall'altro bisogna fare in modo che questa rete sia sicura, priva di pericoli e frequentata senza che i nostri ragazzi vengano coinvolti in situazioni di oggettivo rischio.

Il contrasto al cyberbullismo


Contrastare i fenomeni di violenza in rete è un'urgenza a cui il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Telefono Azzurro vogliono rispondere insieme. Per questohanno firmato un protocollo d'intesa che sancisce la collaborazione per la promozione di comuni azioni positive volte all'educazione digitale, al contrasto al bullismo, al cyberbullismo e a ogni forma di dipendenza da droghe e alcool.
In base a quanto contenuto nell'indagine telefono «Azzurro-Doxa Kids», le esperienze dirette di episodi definibili come negativi coinvolgono il 57% degli intervistati: il 34% riceve messaggi di estranei e si sale al 44% per le ragazze 15-18 anni. Al 14% è capitata la richiesta di condividere informazioni personali, all'11% di essere incontrati dal vivo dopo un contatto online e si sale al 16% per i maschi 15-18 anni. Al 7% è capitato di ricevere foto provocanti, l'11% nel caso delle ragazze 15-18 anni.
Tra gli aspetti positivi che contraddistinguono la ricerca, c’è l'opinione in base alla quale per i ragazzi i social aiutano a restare connessi con amici e famiglia, a trovare persone anche nuove o che ci assomigliano, a sentirsi meno soli e connettono con abitudini e culture di tutto il mondo. Un effetto positivo rilevato complessivamente dal 75% degli intervistati, che diventa l'81% se consideriamo solo le ragazze fra i 15 e i 18 anni. Il web consente anche di trovare informazioni e di imparare cose nuove (51%), o di svolgere attività sociali (33%) come confrontare opinioni o chiedere aiuto.

Tre serate sul bullismo, stasera sabato 30 in Biblioteca a Montebelluna

«Come affrontare il bullismo, le emozioni e le dipendenze con i propri figli», è il titolo di una serie di tre incontri a ingresso libero promossi dalla Città di Montebelluna in collaborazione con le associazioni Giuseppe Olivotti, Castelmonte, Kirikù e «Un progetto con i bambini» che si terranno all’Auditorium della Biblioteca di Montebelluna, dalle ore 10 alle 12,30, a partire da sabato 30 marzo. Questo primo appuntamento sarà centrato su «La classe come palestra di allenamento al rispetto e all’amicizia: insegnanti, genitori e ragazzi alleati contro il bullismo», a cui parteciperanno Sabrina Savorgnan, dell’associazione italiana Coach Professionisti, responsabile Coachin Club Veneto Aicp e Mauro Gazzola, presidente della Cooperativa Kirikù.
Sabato 24 aprile, a cura di Castelmonte, si terrà «Rafforzare le abilità sociali: il potente strumento delle emozioni. Come supportare i figli a stare meglio con sé stessi e con gli altri», con Martina Adami, psicologa specializzanda in psicoterapia cognitiva, comportamentale, coordinatrice del progetto e Maddalena Andrici, educatrice.
Sabato 25 maggio sarà dedicato a «Rischio dunque sono! Comportamenti a rischio in adolescenza», con Monica Lazzaretto, responsabile del Centro Studi della Cooperativa Giuseppe Olivotti.

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