Per l'area della Stazione

Dal prossimo 26 maggio, quaranta giorni di "Zona rossa" anche a Treviso

Varata una misura provvisoria per la sicurezza dei cittadini e la miglior fruibilità della Città

Dal prossimo 26 maggio, quaranta giorni di "Zona rossa" anche a Treviso
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Aveva appena fatto in tempo il Sindaco di Padova, Sergio Giordani, a lamentarsi per la definizione della "Zona rossa" dell'Arcella, stabilita da Questore di Padova, che squilli di tromba si odono da Treviso.

Se però a Padova ci si lamentava nel timore che l'etichettatura del popoloso rione finisse per svalutarlo dal punto di vista immobiliare, ad esempio, oltre che per il fastidio di sapersi compresi in una zona poco raccomandabile della Città, non è così a Treviso dove, invece, il Sindaco Leghista Mario Conte ha accolto di buon grado la misura stabilita dal Questore, Alessandra Simone di concerto con Angelo Sidoti, Prefetto della Marca.

Angelo Sidoti
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Il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti

Alessandra Simone
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Il Questore di Treviso, Alessandra Simone

Mario Conte
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Il Sindaco di Treviso, Mario Conte

Così, a Treviso, dal prossimo lunedì 26 maggio 2025, per 40 giorni ad essere dichiarata "Zona rossa" sarà l'area attorno alla stazione.

La "Zona rossa"

Le "Zone rosse", ricordiamolo sono aree urbane dove si concentrano problematiche di sicurezza, come la microcriminalità di strada, violenze o uso e spaccio di sostanze stupefacenti. Esse possono essere soggette a misure di sicurezza più severe, come l'aumento della presenza di Polizia o il divieto di assembramento e da essere le Forze dell'Ordine possono allontanare persone ritenute pericolose per la sicurezza in città.

Quella di Treviso

La "Zona rossa" di Treviso riguarderà, come detto, l'area della stazione ferroviaria tra via Dandolo, il Lungosile e Ponte San Martino, dalla quale dunque le forze dell’ordine potranno allontanare soggetti ritenuti pericolosi o che con le loro molestie impediscano la sicura fruizione della Città; in caso di violazione del divieto, i "banditi" potranno anche essere denunciati penalmente.

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