Due morti per overdose in un'ora in provincia di Treviso
Un 60enne e un 30enne tossicodipendente trovati senza vita, indagini in corso sulle cause dei decessi

Il 3 marzo 2025 si è rivelato un giorno tragico per la provincia di Treviso, con due decessi per presunta overdose da sostanze stupefacenti. I due episodi, secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, non sono collegati tra loro, ma le circostanze rimangono drammatiche.
Overdose a Treviso, 60enne trovato morto in casa
Il primo decesso riguarda un uomo di 60 anni, incensurato e residente a Castelfranco Veneto. L'allarme è scattato quando il datore di lavoro, non riuscendo a mettersi in contatto con lui, ha chiamato i soccorsi. I Carabinieri, insieme ai Vigili del Fuoco, sono entrati nell'abitazione e hanno trovato il corpo senza vita dell'uomo. Accanto a lui, una siringa e un laccio emostatico ricavato da una cintura. Tutto fa pensare a una morte per overdose da eroina.
30enne marocchino deceduto per un mix di cocaina e psicofarmaci
Il secondo episodio è avvenuto a Resana, dove un 30enne di origini marocchine, noto per problemi di tossicodipendenza, è stato trovato morto in casa. In questo caso, gli inquirenti ipotizzano che la causa del decesso sia un mix letale di cocaina e psicofarmaci. Il giovane era già seguito dai servizi sociali e recentemente aveva cercato di superare la sua dipendenza.
Sara Pegoraro: la morte per overdose da eroina
Questi recenti episodi riportano alla memoria la tragica morte di Sara Pegoraro, una giovane modella di Villorba, deceduta nel 2022 per un'overdose di eroina. La 26enne era stata trovata senza vita nella casa in cui viveva con la madre, dopo aver accusato un malore nei giorni precedenti.

Anche in quel caso, la causa della morte era stata collegata all'uso di sostanze stupefacenti, alimentando il dibattito sulla pericolosità della droga nella zona.
Indagini in corso: sicurezza e prevenzione
Nonostante la coincidenza temporale, le indagini hanno confermato che non vi è alcun legame tra i due casi. Le forze dell'ordine hanno comunque sequestrato i cellulari delle vittime per approfondire le dinamiche degli ultimi contatti e cercare eventuali riscontri sugli spacciatori coinvolti.