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Protesta

Energia, giù le mani dagli extraprofitti dei comuni virtuosi: "Noi beffati, nuova tassa insostenibile"

Il decreto Sostegni, nato per arginare gli introiti delle grandi aziende, ora mette nello stesso calderone le multinazionali e i comuni italiani

Energia, giù le mani dagli extraprofitti dei comuni virtuosi: "Noi beffati, nuova tassa insostenibile"
Attualità Treviso, 22 Dicembre 2022 ore 11:04

Secondo la stima di Anci Veneto diverse decine di amministrazioni locali, che avevano puntato sul fotovoltaico, adesso si trovano costretti a restituire i proventi derivati dalle fonti rinnovabili

Energia: giù le mani dagli extraprofitti dei comuni "virtuosi", una nuova tassa insostenibile

L'Anci Veneto chiede al governo di cambiare la legge sull'extraprofitto: secondo la stima dell'associazione regionale diverse decine di amministrazioni locali, poco più di un migliaio a livello nazionale, che avevano puntato sul fotovoltaico, adesso si trovano costretti a restituire i proventi derivati dalle fonti rinnovabili in un momento storico in cui far quadrare i bilanci non è semplice, visti i continui rincari.

Per ora però  i comuni "virtuosi" si sentono beffati dal decreto Sostegni ter  che, nato per arginare gli introiti delle grandi aziende, ora mette nello stesso calderone le multinazionali e i comuni italiani.

Il gse chiede ai comuni soldi che dovrebbero essere investiti in servizi al cittadino

Infatti il Gse, Gestore dei Servizi Energetici, la partecipata del ministero dell’Economia, ad ottobre aveva chiesto di pagare gli arretrati da gennaio ad agosto, mentre da settembre la stretta è stata fatta direttamente a monte: alle amministrazioni torna appena il 10% delle risorse. Una situazione insostenibile che si traduce in soldi che i sindaci devono "investire "in tasse tagliando i servizi ai cittadini.

Soldi del Gse "buttati" in opere di efficientamento mai realizzate: le indagini delle fiamme gialle

Una giusta protesta che arriva proprio a margine di una complessa attività istruttoria svolta dalla guardia di finanza che, anche grazie ad elementi già acquisiti durante precedenti indagini di polizia giudiziaria effettuate dalle Fiamme Gialle di Frosinone, ha consentito di individuare un sodalizio che, attraverso una società localizzata nella provincia di Treviso, sarebbe riuscito ad ottenere indebitamente, secondo l’ipotesi investigativa, ingenti contribuzioni erogate dal Gestore Servizi Energetici S.p.A, società interamente partecipata dallo Stato per il tramite del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Secondo quanto ricostruito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Frosinone, il G.S.E. sarebbe stato indotto in errore mediante la presentazione di documentazione ritenuta falsa relativa a interventi di efficientamento energetico mai realizzati su tutto il territorio nazionale nel periodo 2014-2017.

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