L'evento domenica 28

Fontanelle, la pala della Madonna Immacolata del pittore solighese De Lorenzi torna a nuova vita grazie ai parrocchiani

Il dipinto verrà svelato domenica 28 maggio, alle ore 17, nella Chiesa Arcipretale di Fontanelle. Il restauro conservativo della preziosa tela ottocentesca ha visto l’impegno della comunità che ha avviato un tam-tam di iniziative per reperire i fondi necessari a ridare luce e colore a un patrimonio condiviso

Fontanelle, la pala della Madonna Immacolata del pittore solighese De Lorenzi torna a nuova vita grazie ai parrocchiani
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Il restauro conservativo della preziosa tela ottocentesca ha visto l’impegno della comunità che ha avviato un tam-tam di iniziative per reperire i fondi necessari a ridare luce e colore a un patrimonio condiviso.

Fontanelle, la pala della Madonna Immacolata del pittore solighese De Lorenzi torna a nuova vita grazie ai parrocchiani

Presenti alla cerimonia la restauratrice, Marta Schiavinato, e Ivano Benedet, direttore tecnico FiBe che si è occupato della pulizia dell’abside e delle navate dell’edificio religioso. A moderare l’incontro sarà don Mirco Miotto, incaricato dell’Ufficio per l’Arte Sacra e i Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Vittorio Veneto. L’accompagnamento musicale è curato dall’associazione “Phileo” di Fontanelle.

L’evento, titolato “Dalla polvere al colore”, è promosso dalla parrocchia di San Pietro Apostolo. Il restauro della pala “Madonna Immacolata tra le Sante Caterina, Agata, Lucia e Apollonia”, del pittore solighese Giuseppe De Lorenzi, è frutto dell’impegno dei parrocchiani che hanno organizzato cene, lotterie, pesche di beneficenza e raccolte fondi da privati per i necessari interventi di sistemazione del dipinto: un lavoro di squadra che ha visto la collettività collaborare per la tutela di un bene artistico ecclesiastico che, in quanto tale, appartiene a tutti. Tutto questo a conferma della volontà dei parrocchiani di valorizzare quanto di prezioso si trova nel territorio.

La cerimonia di svelamento della pala segue, infatti, la presentazione il 26 marzo scorso della prima guida della Chiesa Arcipretale, realizzata dagli studenti del Liceo Artistico “Obici” di Oderzo, anch’essa frutto di un lavoro corale fra scuola, esperti di storia, arte sacra e cittadini.

“Le nostre chiese custodiscono opere d’arte che, oltre ad avere un valore artistico di tutto riguardo, sono il segno di un percorso che è la storia di una comunità – spiega il parroco don Ezio Segat – I parrocchiani di oggi hanno raccolto il testimone dai loro avi per dare luce a quanto di bello e prezioso hanno ereditato”.

La pala troverà posto nella prima cappella della navata destra, ossia nella sua originaria collocazione. La tela fu commissionata a Giuseppe De Lorenzi nel 1860 per essere posta nell’altare della Beata Vergine Maria: si tratta di uno dei primi esempi nel territorio di opera d’arte dedicata all’Immacolata a seguito del dogma di fede definito da Papa Pio IX nel 1854. La tela rimase nella cappella fino al 1937, quando fu sostituita da una nuova statua lignea a seguito di un ex voto.

L’opera fu quindi depositata in uno sgabuzzino per poi essere risistemata nella chiesa nel 2010, ma in un’altra posizione. Il deterioramento della tela e della cornice ne hanno però reso necessario il restauro.

 

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