I genitori sono no vax ma i figli vogliono vaccinarsi: "Vogliamo tornare a vivere"
I ragazzi tra i 12 e i 17 anni si sono rivolti all'Azienda sanitaria del territorio. Secondo il primario, casi simili sono molti in Italia.
Un conflitto famigliare, sul tema dei vaccini, che diventa un caso emblematico utile per capire come la campagna vaccinale sia, alcune volte, un vero e proprio "campo minato" disseminato di criticità. Problemi che poi devono essere risolti.
I genitori sono no vax ma i figli vogliono vaccinarsi: "Vogliamo tornare a vivere"
Come il caso balzato agli onori della cronaca che si è verificato a Treviso dove i figli di una coppia, per tornare a vivere, hanno espressamente chiesto di sottoporsi al vaccino anti Covid. Ma mamma e papà, entrambi no vax, si sono opposti. E la situazione è precipitata in un preoccupante stallo, spostando, poi, inevitabilmente il confronto su un altro livello, coinvolgendo le autorità sanitarie che dovranno ammorbidire la posizione di mamma e papà.
In campo le autorità sanitarie per "ammorbidire" i genitori no vax
Inutile dire che la propria salute debba essere un diritto, ma anche quella degli altri lo è. E che il vaccino sia un modo per tutelare i più fragili (oltre a chi riceve il siero) è ormai cosa nota. Ma non a tutti, evidentemente, arriva il messaggio... E quindi spetta ora ai vertici sanitari locali il compito di far capire ai genitori no vax che il diritto a una vita normale va tenuto in considerazione.
Obiettivo immunità in vista del ritorno a scuola...
L'Ulss della marca trevigiana ha stimato che entro l'8 settembre 2021 il 57,7 per cento dei residenti con età tra i 12 e i 19 anni avrà ricevuto la seconda dose. Ma questi numeri lasciano aperti dubbi sul rientro in sicurezza a scuola: l'obiettivo, infatti, era di raggiungere almeno il 65 per cento.