Il bus della speranza: il trevigiano Battistuzzi al confine dell'Ucraina per salvare i profughi
2.700 km tra andata e ritorno, 34 ore di viaggio, ma un solo obiettivo: portare in Italia chiunque abbia bisogno di scappare dalla guerra.
Un gesto fatto col cuore per salvare le vite di persone che fuggono dalla devastazione di una guerra che sta facendo soffrire una nazione intera. Il trevigiano Vito Battistuzzi, co-titolare col padre dell'omonima azienda di autotrasporti, è partito con il suo bus da Conegliano alla volta della Polonia, per raggiungere il confine con l'Ucraina e salvare quanti più profughi possibile da un tremendo scenario di guerra.
Col bus da Conegliano alla Polonia per salvare profughi ucraini dalla guerra
"Arrivano continuamente a piedi. Arrivano da sti binari qua, arrivano in questa stazione qua. Erano qua da due giorni questi ragazzini che abbiamo caricato prima. Sono soprattutto donne con i figli".
Con queste parole Vito Battistuzzi, titolare insieme al padre Adriano dell'omonima azienda di autotrasporti di Conegliano, in provincia di Treviso, racconta di tutte le scene che gli sono passate davanti agli occhi una volta raggiunto il confine tra Polonia ed Ucraina.
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Dalla sua città natale, Vito, partito insieme ad un altro autista, Roberto Benetti, con un autobus da 87 posti, si è lanciato in una missione umanitaria che ha come scopo quello di portare in Italia quanti più profughi possibile per poterli salvare dallo scenario di guerra che sta mettendo a ferro e fuoco tutto lo stato ucraino.
"Due terzi sono bambini che vanno da un anno in poi - racconta Battistuzzi in collegamento telefonico con il tg regionale Rai -. Il più piccolo ha un anno e due mesi. Ci sono tante donne che arrivano con i mariti. Questi baciavano il vetro del pullman perché all'interno c'era il bambino. Avevano anche dei cuori disegnati sui vetri del pullman, i papà salutavano così i loro bambini. E' una roba incredibile. Mai avrei pensato di trovare una cosa così".
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Tra andata e ritorno il percorso è di circa 2.700 km con ben 34 ore di viaggio. Il suo autobus dovrebbero arrivare a Conegliano, nel Trevigiano domani, martedì 1° marzo 2022, all'alba, con a bordo tutti i profughi che è riuscito a portare lontano dal fronte di guerra ucraino.
"L'appello che lanciamo noi - afferma il padre Adriano Battistuzzi ai microfoni del TgR Veneto - è di trovare persone disposte a prendersi cura di queste mamme e bambini. Non chiediamo soldi per le spese che supportiamo noi perché l'abbiamo fatto per una questione di cuore e non di portafoglio".