"Il funerale alle 6 del mattino e nessuno deve assentarsi dal lavoro", le ultime volontà del pasticciere Eros Socal
L'orario insolito non ha fermato i tantissimi che hanno preso parte alle esequie che sono state celebrate martedì 5 novembre 2024 al tempio Canoviano
Il funerale di Eros Socal, ex pasticcere e appassionato motociclista, è stato celebrato martedì 5 novembre 2024, alle 6 del mattino presso il tempio Canoviano di Possagno, come da lui stesso richiesto:
"Così ci sarà solo chi mi voleva bene e nessuno dovrà chiedere permessi di lavoro".
"Il funerale alle 6 del mattino e nessuno deve assentarsi dal lavoro"
Eros Socal è scomparso il 31 ottobre 2024 a 76 anni a causa di un tumore fulminante, era molto conosciuto per la sua dedizione al lavoro e per la sua celebre pasticceria Aurora di Possagno, famosa per la sua "meringa di Possagno".
Per il suo funerale Eros ha scelto un orario insolito: le 6 del mattino, un'ultima scommessa per chi davvero gli voleva bene e perché così "nessuno dovrà chiedere permessi a lavoro".
Ma la sveglia presto non ha fermato i tanti che si sono recati al tempio Canoviano di Possagno per dare l'ultimo saluto al 76enne. Oltre alla sua passione per i dolci, Eros era un amante delle moto e fondatore del moto club "Ducati Pompone". La sua presenza era significativa anche all’interno del gruppo "Alpini Artiglieri".
Il ricordo dell'amico Giancarlo Cunial
Chi lo conosceva bene, come l'amico Giancarlo Cunial, non è rimasto stupito da questa scelta. Su Facebook Cunial ha ricordato le numerose mattine passate insieme all'alba:
"Quante giornate nel laboratorio della Pasticceria Aurora sono cominciate di mattina presto, prestissimo: alle sette, ma anche alle sei diverse volte... Quanti turni alle fornaci cominciavano alle sei del mattino e facevano tutto un diretto fino alle due del dopomedodì.
Quante tappe del Cammino di Santiago sono cominciate all'alba, per fare strada quando ancora l'aria è fresca e il sole ti dà per qualche ora un po' di requie... Quante volte un viaggio in moto è cominciato alle prime luci del giorno per poter andare finché il traffico non è intenso e ti puoi gustare il panorama...
A che ora comincia la festa dei òmeni di Possagno, il due di agosto, con ovi e panzhéta? Alle sei del mattino, operativi come sempre... Quanti caffè al Bar Filanda di Cavaso, fino a poche settimane fa, si è bevuto Eros di primissima mattina (lì aprono alle sei e mezza, pica scherzi!)...
Come meravigliarsi, quindi, se un amante del mattino come Eros ha chiesto, nel momento in cui aveva capito che sorella morte lo aveva convocato, che il suo funerale si celebrasse alle sei del mattino? Ovviamente nel "nostro" Tempio canoviano a cui ha voluto un gran bene e per il quale aveva una sorta di gelosia amorosa che solo quelli di Possagno intendono.
E sarà per me l'occasione per salutarlo come lui salutava me, quando causalmente ci si incontrava nei giri della vita: "buona giornata, amico caro!".
E così insieme a tanti altri, Giancarlo Cunial si è svegliato di buon ora ieri per salutare Eros. Ha raccontato ieri sul suo profilo Facebook:
"Se Eros voleva al suo funerale solo quelli che gli volevano bene (e per questo ha voluto celebrare le esequie alle sei del mattino), la risposta è stata imponente. Il Tempio di Possagno non è così pieno gnanca a Nadal o a Pasqua. Sono intervenuto prima della celebrazione, leggendo questo messaggio:
"Volevo ricordare i giovani e le giovani di Possagno, e non solo, che hanno lavorato nella Pasticceria di Eros e della famiglia Socal, con Angin, la Elena, la Aurora e poi con Marisa. Come camerieri e come pasticceri: tra questi c’ero io, c’era Mariano e c'erano molti altri e altre.
Di quell’esperienza conserviamo un ricordo molto bello che vogliamo condividere con tutti noi chiamati ad un’ora inusuale a questo funerale: ci siamo allora sentiti trattati come fratelli di famiglia, "amici cari" come diceva Eros. E quando Mariano, ancora molto giovane, ha voluto mettersi in proprio e partire con una sua azienda, Eros non gli ha fatto mancare il suo consiglio e la collaborazione autorevole, come se fosse uscito un figlio dalla famiglia Socal".