Il Tiramisù di Treviso inserito tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Veneto
L'iconico dolce si aggiunge ad altri 400 prodotti agroalimentari tradizionali riconosciuti della Regione del Veneto
Il celebre Tiramisù di Treviso ha ottenuto un riconoscimento speciale: è stato ufficialmente incluso nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.) del Veneto dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Il Tiramisù di Treviso inserito tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali
Questa decisione è stata annunciata oggi, 20 marzo 2024, proprio in vista della Giornata internazionale dedicata a questo iconico dolce che si celebra il 21 marzo. La conferenza stampa si è tenuta a Le Beccherie di Treviso ormai considerata la “casa madre” del Tiramisù, come ha dichiarato il titolare del ristorante Paolo Lai.
La ricetta originale, composta da uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao, è stata ufficialmente riconosciuta come un P.A.T. della regione Veneto.
Francesco Redi della Twissen, coinvolto nel processo di ottenimento del riconoscimento, ha sottolineato l'importanza di questo risultato, evidenziando l'impegno dedicato al Tiramisù nel corso degli anni.
"Si tratta di un riconoscimento importante per la città e per l’intero sistema del Tiramisù, con appassionati e professionisti, addetti ai lavori e al turismo eno-gastronomico che vedono così riconosciuto l’impegno di un duro lavoro portato avanti negli ultimi anni".
Redi ha anche enfatizzato il ruolo della Tiramisù World Cup nel promuovere e celebrare questo dessert, che ha radici profonde nella tradizione locale ma è amato in tutto il mondo.
"Come Tiramisù World Cup, siamo particolarmente orgogliosi di aver lavorato in prima linea per la realizzazione del dossier che ha permesso questo successo. Le diverse interpretazioni del Tiramisù che vediamo ogni anno in gara stanno dando sempre più risonanza al prodotto che qui ha la sua versione originale e che continua a essere amato e mangiato in tutto il mondo".
Il presidente del Festival della Cucina Veneta, Paolo Caratossidis, che ha contribuito alla realizzazione del dossier per il riconoscimento delle specialità regionali, ha elogiato il Veneto come un tesoro di sapori e saperi universalmente apprezzati. Ha sottolineato il ruolo cruciale della cucina veneta come catalizzatore per il turismo, soprattutto in un'epoca in cui il turismo enogastronomico sta vivendo un'esplosione senza precedenti.
"Il Veneto è uno scrigno di saperi e sapori apprezzati in tutto il mondo e questo riconoscimento premia l'impegno e la passione di coloro che hanno spontaneamente lavorato nella gestione del dossier e nella ricerca delle fonti. La Cucina Veneta è la prima cucina “fusion” della storia e rappresenta un eccezionale driver turistico per il territorio, vista poi l'esplosione del cosiddetto turismo eno-gastronomico".
Per festeggiare il risultato raggiunto insieme ai tanti appassionati, il cookbook che tradizionalmente esce nel Tiramisù Day (e che raccoglie le ricette più curiose dell’ultima edizione della “sfida più golosa dell’anno”) dal 21 marzo si potrà scaricare gratuitamente sul sito della Tiramisù World Cup.
L'assessore Caner: "Il Tiramisù uno dei biglietti da visita del Veneto"
“Alla vigilia della Giornata mondiale del Tiramisù, che ricorre domani 21 marzo, celebriamo il riconoscimento ufficiale di questo prodotto agroalimentare veneto, che entra di diritto tra le eccellenze nazionali. Un dolce al cucchiaio che rappresenta uno dei biglietti da visita del Veneto e dell’enogastronomia di qualità”.
Così l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, esprime soddisfazione per l’inserimento del Tiramisù tra i prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, rispettando regole tradizionali, protratte nel tempo, per un periodo di almeno 25 anni.
“Grazie a questo riconoscimento nazionale, valichiamo la soglia simbolica dei 400 prodotti agroalimentari tradizionali della Regione del Veneto, posizionandoci al quarto posto nella classifica nazionale, alle spalle di Campania, Lazio, Toscana e superando, quest’anno, l’Emilia Romagna – prosegue Caner -. Un attestato che certifica il saper tramandare le tradizioni, le storie, i sapori e soprattutto i saperi della buona cucina veneta”.
Oltre al Tiramisù, nell’elenco che viene aggiornato annualmente dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), e giunto alla ventiquattresima revisione, vengono inclusi:
- lo Spritz Veneto (Provincia di Venezia);
- la Sopa Coada (Provincia di Treviso);
- la Pearà (Provincia di Verona);
- il Baccalà alla Capuccina (Provincia di Padova);
- la Pastissada de Caval (Provincia di Verona);
- le Cozze di Pelestrina (Provincia di Venezia);
- la Cassopipa (Provincia di Venezia);
- l’Olio extravergine della Valpantena (Verona);
- la Straeca di cavalla (Provincia di Padova);
- il Folpo alla veneta (Provincia di Padova);
- i Risi e bisi/ rixi e bixi (Provincia di Venezia).