Ad Asolo la bandiera palestinese sventola da alcuni giorni sui pennoni di Palazzo Beltramini, sede del municipio. La decisione è stata presa all’unanimità dalla giunta comunale, guidata dal sindaco Franco Dalla Rosa, al termine di una delle ultime sedute del consiglio comunale. Il vessillo palestinese, posizionato accanto a quello italiano ed europeo, ha attirato l’attenzione dei cittadini, riaccendendo nel borgo il dibattito sul conflitto a Gaza.

La bandiera palestinese sul municipio di Asolo: “Contro l’indifferenza”
La scelta rappresenterebbe un gesto simbolico di solidarietà verso il popolo palestinese e un monito contro l’indifferenza. L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione della comunità sul dramma umanitario in corso e sulla necessità di mantenere vivo il tema della pace e del riconoscimento dello Stato di Palestina.
La decisione, tuttavia, non è stata accolta con favore da tutti. Le forze di opposizione hanno espresso perplessità e critiche, ritenendo l’iniziativa poco opportuna sul piano istituzionale.
Ma scoppia la polemica
La scelta del Comune intanto è diventata motivo di discussione anche tra i cittadini: per alcuni un segno di umanità e partecipazione, per altri una scelta fuori luogo in un contesto istituzionale.
Il dibattito si è acceso anche sui social, a pubblicare la foto della bandiera su Facebook è stato un cittadino che ha commentato:
“Comune di Asolo oggi! Rimosse le bandiere del comune e regionale e messo su quell’altra! Non mi risulta che ci sia solo la Palestina in guerra (con il massimo rispetto del popolo palestinese) qualcuno può dare una giustificazione?”
Sotto al post una pioggia di commenti. Alcuni hanno appoggiato la scelta del Consiglio comunale:
“Nessuno può restare indifferente al massacro di persone innocenti che Israele sta commettendo in Palestina. Il Consiglio Comunale di Asolo ha approvato un documento di solidarietà con il popolo palestinese”, ha commentato un utente.
Scrive un’altra cittadina:
“Sono morti finora 70.000 palestinesi per le bombe, per la fame e per gli spari dei soldati israeliani. Sono assediati come topi in trappola, costretti a fuggire di qua e di là. E vengono comunque bombardati e falciati a colpi di fucile anche quando sono in fila per il cibo o per l’acqua. Ci sono camion di viveri che marciscono fuori dalla striscia di Gaza perché Israele non permette che vengano distribuiti.
Se altro non possiamo fare almeno la solidarietà è doverosa. Secondo me l’amministratore comunale ha fatto bene ad esporre la bandiera di Palestina, e non mi interessa se non è nel posto giusto. Ed ora massacratemi pure”.
“In tutta Italia e in tutto mondo sono in corso manifestazioni di solidarietà al popolo palestinese. Il fine è di indurre i potenti a fermare questo massacro, genocidio Palestinese in corso. (50.000 bambini morti).Ben 157+ il Vaticano su 192 stati hanno riconosciuto la Palestina… Il governo italiano No! Su ordine di Trump! Per quanto riguarda questa amministrazione, va contestata piuttosto sulla brutte strade o su delle mancanza, non per aver messo la bandiera palestinese su l’asta del municipio…”, scrive un altro.
Molti altri invece sono contrari:
“Io non metto in dubbio la gravità del popolo palestinese, ma vorrei ricordare che molti aiuti umanitari li sequestra Hamas. Detto da molti giornalisti anche stranieri. E tu sai benissimo la stratega di Hamas con la popolazione civile cosa fa: scudi umani”, risponde al commento un altro utente.
“Giusto!! Eora siccome de persone ghin more su tutti do i fronti mettemoe fora tutte do e bandiere!!”, scrive un altro cittadino.
“La bandiera italiana sotto a quella Palestinese (o qualunque altra nazione) su un edificio pubblico soprattutto come quello di un municipio… Ma siamo impazziti. Come italiano e cittadino asolano mi aspetto almeno le scuse e una presa di distanza da parte di chi è il primo rappresentante e responsabile della città di Asolo…”, commenta ancora qualcun altro.
“Mi no go pi paroe par descriver ste persone qua! A gente che impone un pensiero così platealmente no sta ben co a succa!! Fora da a sede de un comune po!! “BATEZAI” co l’acqua dei folpi!!!”.