Marca trevigiana: non è una provincia per giovani
Qualità della vita dei giovani: la Marca al 75° posto tra le province italiane nello studio Sole 24 Ore.
Qualità della vita dei giovani: la Marca al 75° posto tra le province italiane nello studio Sole 24 Ore.
Marca trevigiana: non è una provincia per giovani
Il Sole 24 Ore pubblica oggi, lunedì 28 giugno 2021, i risultati di un'indagine sulla qualità della vita di bambini, giovani e anziani nelle 107 province italiane e la Marca non brilla particolarmente con l’11° posto per i bambini, il 45° per gli anziani ma soprattutto il 75° per i giovani, ultima provincia di tutto il veneto con le altre che si collocano tra l’11° posto (Rovigo) e il 58° (Vicenza).
I risultati dell’indagine sono consultabili sul sito internet del quotidiano economico al seguente link:
https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita-generazioni/
Se per quanto riguarda i bambini si nota, comunque, il 99° posto per disponibilità di pediatri rispetto ai bambini e ragazzi tra gli 0 e i 14 anni (99° posto) è sul fronte dei giovani che si registrano i dati più negativi.
La Marca risulta al 101° posto per imprenditorialità giovanile, a conferma di una tendenza già registrata negli ultimi anni dei giovani trevigiani ad allontanarsi dal “mettersi in proprio”, in questo ambito la migliore veneta è Belluno al 65° posto.
Anche il saldo migratorio totale (negativo) vede la Marca molto indietro, all’83° posto, a conferma di una dinamica demografica che riguarda negli ultimi anni tutto il Veneto ma che, in questo caso, vede la provincia di Verona al 14° posto nazionale (con un saldo positivo)
Ci vede alla 91^ posizione il tasso di disoccupazione giovanile, probabilmente a causa anche della propensione dei giovani trevigiani a cercare lavoro che, fino a qualche anno fa, veniva premiata dalla quasi certezza dell’assunzione.
La Marca è anche al 77° posto per gap degli affitti tra centro e periferia che pare registrare una pesante differenziazione economica e sociale tra chi vive nei centri e chi risiede nei quartieri, differenza che diventa fonte di diseguaglianza soprattutto per le generazioni più giovani.
Il commento di Luigi Calesso
Non sono particolarmente positive neppure le posizioni raggiunte dalla nostra provincia in materia di laureati e altri titoli di studio equivalenti (38^), di aree sportive all’aperto (49^) e di amministratori locali di età inferiore a 40 anni (36^).
"Se “sommiamo” a questi dati quello citato sui pediatri e, per quanto riguarda gli anziani, l’82° posto per disponibilità di infermieri o l’87° per spesa per trasporto disabili e anziani emerge un quadro che nella sua globalità suon a conferma di analisi già svolte negli anni scorsi per quanto riguarda la qualità della vita complessiva della nostra provincia nel quadro nazionale", commenta Gigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso.
La Marca garantisce ai propri residenti un buon livello di qualità della vita finché il suo sistema economico garantisce occupazione e reddito ma, quando questo sistema entra in sofferenza, non c’è una disponibilità di servizi pubblici “avanzati” (dagli asili nido dove siamo al 49° posto, alla accessibilità delle scuole, 48°, al verde attrezzato, 74°) che permettano di “controbilanciare” l’indebolimento economico con un sistema die welfare all’avanguardia. Ce n’è di che riflettere per amministratori comunali, provinciali e regionali".