Montebelluna, avviati i lavori di costruzione della nuova sede che ospiterà Einaudi-Scarpa e Maffioli
Il costo complessivo dell'opera è di oltre 10 milioni di euro. Il presidente Marcon: "Prosegue incessante l'impegno della Provincia all'insegna della sostenibilità".
L'avvio ufficiale dei lavori di costruzione della nuova sede che ospiterà gli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli a Montebelluna.
Montebelluna, avviati i lavori di costruzione della nuova sede che ospiterà Einaudi-Scarpa e Maffioli
Oggi, mercoledì 25 maggio 2022, l'avvio ufficiale dei lavori di costruzione della nuova sede che ospiterà gli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli a Montebelluna, sugli storici spazi dell'ex Liceo Levi, varati dalla Provincia di Treviso e appaltati alle imprese Lovisotto Giancarlo Srl di Mareno di Piave (TV), mandataria, la X-LAM Dolomiti Srl di Castelnuovo (TN), mandante, e la I.T.I. Impresa Generale Spa di Modena, mandante. Il costo complessivo dell'opera è di 10.468.407 milioni di euro, di cui 8.718.407 con finanziamento da decreto Ministeriale n.87 del 01/02/2019 “Mutui BEI” e 1.750.000 da conto termico. La fine dei lavori è programmata per il 2023.
Hanno partecipato il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, il dirigente scolastico dell'Einaudi Scarpa, Ferdinando Michele Fratta, il dirigente scolastico del Maffioli, Nicola Zavattiero, e il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, che ha chiuso il cerchio di interventi ringraziando tutta la squadra di ingegneri, architetti e tecnici della Provincia e delle imprese che conducono i lavori. A sancire simbolicamente l'evento, lo svelamento di un blocco di legno X-Lam, materiale con cui è costruita la scuola, inciso con una frase emblematica dedicata alle studentesse e agli studenti di oggi e domani.
I numeri del nuovo maxi plesso
Dopo gli interventi di demolizione del vecchio edificio, avviati lo scorso dicembre, la Provincia è pronta a dare il via alla realizzazione del maxi plesso con ingresso da via Biagi, 4. L'area su cui sorgerà la scuola dista circa 700 metri dalla stazione ferroviaria e degli autobus, mentre dal centro cittadino circa 900 metri.
Il nuovo fabbricato si struttura in due porzioni di altezze diverse, rispettivamente due e tre piani, è costituito da due ampie corti interne e accoglie gli spazi destinati alle aule didattiche, ai laboratori, agli uffici amministrativi e ai servizi igienici. L'edificio è direttamente collegato, tramite appositi percorsi, nell'area esterna con l'adiacente PalaFrassetto, che verrà utilizzato in accordo con il Comune come palestra. Due aree nel piano interrato saranno adibite a magazzini e archivio, a cui si aggiungono anche i locali di distribuzione delle centrali termiche.
La sede si articola in 28 aule, da 60 mq, 3 laboratori di informatica e fisica, 3 laboratori moda e design, 1 aula polivalente come spazio di relazione tra studenti, 6 laboratori-officine, di cui 2 meccaniche, 2 elettriche e 2 informatiche, 2 uffici, 1 segreteria e infine i locali per servizi igienici, spogliatoi, depositi e ulteriori spazi di relazione, per ospitare complessivamente 840 studentesse e studenti.
In continuità con la linea di guardia della Provincia ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico, anche questa nuova sede è un edificio N-ZEB, costruito in legno con la tecnologia X-Lam, mentre fondazioni, piano interrato e corpo ascensori sono in cemento armato. L'impianto di riscaldamento e raffrescamento è realizzato a pavimento e ad aria, con pompe di calore, ed è alimentato da impianto fotovoltaico posizionato in copertura. Sarà installato, inoltre, un sistema di recupero e trattamento dell'aria. Per quanto riguarda l'illuminazione, verranno utilizzati i LED e sarà possibile effettuare il controllo da remoto di tutta l'impiantistica. A Nord-Ovest sarà posizionata una cabina elettrica di media tensione.
Il progetto prevede anche un'area adibita a parcheggio dietro il plesso scolastico, oltre ai posti macchina disponibili sulla strada comunale lungo il confine a Nord dell'edificio e ai posteggi del PalaFrassetto; viene mantenuta, inoltre, la storica tettoia a sud-ovest per il riparo delle bici e dei motorini. Oltre alle attività di costruzione della sede vera e propria, per il Maffioli sono in fase di progettazione anche lavori supplementari per la realizzazione di ulteriori 4 aule da 60 mq, 1 laboratorio cucina, 1 laboratorio ristorante/bar e di spogliatoi, servizi igienici e depositi.
I commenti dei protagonisti
Il costo di questa seconda parte di intervento, finanziata nell'ambito del NextGenerationEU, è di 1.550.000 euro.
“Stiamo dimostrando un costante impegno nel territorio – sottolinea il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon - per garantire ai nostri giovani edifici scolatici superiori sicuri, che valorizzino e facilitino la didattica e, al contempo, siano ottimizzati in termini di rispetto dell'ambiente: ricordo che grazie agli interventi della Provincia negli anni sono stati risparmiati 5.898 i quintali di CO2 nelle scuole superiori, il 48.68% dell’energia risparmiata per la climatizzazione invernale, il 10% di risparmi nelle manutenzioni, che equivalgono a un 23.56% di risparmio in totale, tra energia per climatizzazione invernale (gas), manutenzioni ed energia elettrica. Anche questa volta realizziamo una scuola Nzeb, vicina al consumo zero, realizzata in legno sostenibile e certificato”.
“L'evento di oggi è stata l'ennesima dimostrazione di come la sinergia tra Enti locali sia fondamentale per lo sviluppo e il benessere della comunità, attraverso la costruzione di nuove opere – continua il sindaco di Montebelluna Bordin - Ringrazio la Provincia di Treviso per questo importante contributo alla nostra città, Montebelluna”.
“Il nostro impegno è sempre rivolto a garantire una didattica di alto livello e la massima sicurezza per i nostri giovani – evidenzia il dirigente scolastico dell'Einaudi-Scarpa Fratta – e la possibilità di fruire, l'anno prossimo, di una sede come questa è una grande soddisfazione”.
“Le studentesse e gli studenti sono come opere d'arte: avere l'opportunità di studiare in una sede scolastica innovativa – afferma il dirigente scolastico del Maffioli Zavattiero - li mette nelle condizioni di imparare e acquisire nuove competenze in un contesto ottimale, che guarda alla sostenibilità e al rispetto dell'ambiente, è un'ulteriore tassello per la loro formazione e crescita”.
A chiudere gli interventi, gli approfondimenti sul numero delle aule, dei laboratori e di tutti i locali della nuova scuola con le testimonianze della squadra di professionisti e tecnici delle imprese che stanno svolgendo i lavori di costruzione.
Altre informazioni tecniche: il progetto definitivo è stato realizzato da ATI project di Pisa e Studio Associato Dal Corso e Scapin Architetti di Santa Maria di Sala, mentre il progetto esecutivo da R.T.I. Lovisotto Giancarlo Srl di Mareno di Piave, X-LAM Dolomiti Srl di Castelnuovo (TN), I.T.I. Impresa Generale Spa di Modena e MATE Soc. Coop. con sedi a Bologna e San Vendemiano. Dirigente del Settore Edilizia e Stazione Unica Appaltante della Provincia di Treviso è l'Ing. Marina Coghetto, Rup dell'opera l'Arch. Maria Pia Barbieri (Provincia di Treviso), mentre Direttore dei lavori è l'Arch. Germano Guglielmin (Provincia di Treviso). Direttori operativi Geom. Raimondo Liut (Provincia di Treviso), P.Ind. Fabio Fabris (Provincia di Treviso), P.Ind. Sandro Michielin (Provincia di Treviso) e l'Ing. Francesca Bottega (DBA Progetti SPA). Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione l'Arch. Fidenzio Dal Corso (Studio Associato Dal Corso e Scapin Architetti di Santa Maria di Sala), mentre collaudatore statico è l'Ing. Stefano Lucchetta e collaudatore tecnico amministrativo è l'Arch. Silvia Ceola (Provincia di Treviso).