A Castelfranco

Negano la DAD alla studentessa malata di tumore, i compagni protestano fuori da scuola

Tuttavia negli ultimi giorni qualcosa si è smosso ed è stata attivata la procedura per attivare la fibra e permettere alla 17enne di fruire delle videolezioni

Negano la DAD alla studentessa malata di tumore, i compagni protestano fuori da scuola
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Elena ha 17 anni ed è malata di tumore. Per sostenere le cure chemioterapiche non può frequentare le lezioni in presenza, così i genitori hanno richiesto la possibilità di fargliele seguire a distanza. Possibilità che però le è stata negata dalla scuola, l'Istituto tecnico agrario Sartor di Castelfranco Veneto, e che ha scatenato la protesta dei genitori e dei compagni di classe che ieri mattina, 12 dicembre 2023, si sono ritrovati davanti ai cancelli della scuola.

I compagni protestano fuori da scuola

La giovane Elena è stata colpita da un tumore a soli 17 anni. Da ottobre non può più frequentare le lezioni in presenza per via della chemioterapia e questa situazione si protrarrà per diversi mesi. I genitori hanno quindi richiesto la didattica a distanza sincrona per permettere alla 17enne di seguire le lezioni da casa durante l'orario scolastico. Stiamo parlando della cosiddetta DAD, quella modalità di seguire le lezioni utilizzata durante le fasi più complicate della pandemia da Covid-19.

La scuola, però, le ha negato questa possibilità. Una decisione che non è passata inosservata e che anzi ha mobilitato fin da subito i familiari e i compagni di Elena. Ieri mattina, martedì 12 dicembre 2023, infatti, si sono ritrovati tutti davanti ai cancelli dell'Istituto Sartor per protestare. Insieme ai compagni anche papà Matteo, che rivendica il diritto allo studio per la figlia.

Negano la DAD alla studentessa malata di tumore

Ma per quale ragione ad Elena è stata negata la possibilità della DAD sincrona? Il motivo è da ricercare nella mancanza della fibra e di problemi di connessione a scuola. Per questa ragione tale modalità non può essere attivata. Per la 17enne, invece, era stato avviato un programma parallelo di lezioni one-to-one per permetterle di proseguire gli studi.

I genitori di Elena rimangono fermi sulla loro posizione e cioè quella di far seguire alla figlia le lezioni insieme ai suoi compagni, seppur a distanza. Negli ultimi giorni, tuttavia, qualcosa si è smosso.

Ad aprire a tale possibilità è stata la preside Antonella Alban. A "La Tribuna di Treviso", infatti, ha spiegato che la scuola si sta prodigando per risolvere i problemi legati alle rete Internet. Essendo la sede situata in mezzo alle campagne non ha una connessione in grado di supportare le attività sincrone, quindi 10 giorni fa è stato siglato un contratto con una ditta per posizionare la fibra. Non appena questa procedura sarà ultimata, Elena potrà seguire le lezioni insieme ai compagni.

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